Non accadeva da 25 anni: il Comune di Porto Torres approva entro dicembre il bilancio di previsione finanziario del prossimo triennio varando anche l’aggiornamento del Documento unico di programmazione (Dup) ed evitando così l’esercizio provvisorio. Un risultato storico per il Comune costiero del nord Sardegna che consente all’amministrazione di programmare le proprie azioni sulla base di una previsione finanziaria dal valore complessivo di 33 milioni e 377 mila euro per il 2020 e di 28 milioni sia per il 2021, sia per il 2022. L’autonomia finanziaria dell’ente per quanto riguarda le entrate oscilla intorno al 56%; le entrate tributarie equivalgono al 49%.
Le voci più consistenti sono quelle dell’Imu (2,8 milioni di euro), Irpef (1,1 mln euro) e Tari (3,9 milioni). Fra le voci di bilancio spicca quella relativa al contributo di sbarco, attivo per l’isola dell’Asinara, che per il 2019 ha fatto registrare incassi per 211 mila euro, mentre i proventi da multe e sanzioni al codice della strada ammontano a 468 mila euro. “Con l’approvazione del bilancio entro il 31 dicembre possiamo essere considerati tra gli enti virtuosi, e i risvolti sul piano pratico sono diversi – ha spiegato l’assessore al Bilancio, Domenico Vargiu – avremo la possibilità di non applicare i limiti di spesa per alcune particolari tipologie, tra le quali stampe o convegni. Inoltre, se approveremo per tempo anche il rendiconto, entro il 30 aprile, avremo delle premialità e potremo redistribuire una quota parte massima del 5% dal recupero di Imu e Tari per le reintegrazioni salariali, dando così attenzione al personale dipendente”.
Soddisfatto anche il sindaco, Sean Wheeler: “L’approvazione entro i termini non avveniva almeno dal 1992. Ora affronteremo questi ultimi sei mesi di mandato senza avere i limiti di spesa imposti dall’esercizio provvisorio e quindi in modo più sereno”.