Due case sequestrate, eseguita misura cautelare con obbligo di firma e una denuncia.

Nella prima mattinata di oggi, nell’ambito dell’indagine convenzionalmente denominata “IV Novembre”, i Carabinieri del Reparto Territoriale di Olbia hanno eseguito diverse perquisizioni e sequestrato due immobili e notificato un provvedimento di applicazione di misura cautelare personale dell’obbligo di firma imposto ad un uomo di Olbia. A supportare l’attività anche l’elicottero del 10° Nucleo Elicotteri Carabinieri Olbia-Venafiorita.

L’indagine, frutto di una articolata e prolungata attività condotte dai Carabinieri della Sezione Operativa e della Stazione di Olbia Centro, è scaturita dalla segnalazione di alcuni cittadini che lamentavano una situazione di visibile degrado del quartiere a causa dell’invadente e indecorosa attività di prostituzione svolta da alcune donne straniere. Gli approfondimenti hanno portato all’accertamento dell’attività delle straniere e consentito di cristallizzare le violazioni messe in atto da coloro che sfruttavano e ne favorivano l’esercizio.

Sono due le case sequestrate nel cui interno si consumavano i reati ed i rapporti con i clienti, come documentato dai militari dell’Arma durante l’effettuazione di specifici servizi di osservazione. Nel corso delle indagini sono emerse gravi responsabilità personali nei confronti di I.A., destinatario della misura cautelare, che si occupava di procacciare gli appartamenti e di riscuoterne gli affitti. E’ stata denunciata all’Autorità Giudiziaria anche R.O., una donna dominicana la quale, oltre ad esercitare lei stessa il meretricio, sfruttava la prostituzione di altre ragazze sue connazionali.

L’attività investigativa si è protratta per diversi mesi, indispensabili per raccogliere i numerosi elementi di prova accolti dall’Autorità giudiziaria che ha emesso il provvedimento.