La consigliera regionale Desirè Manca, in riferimento alla recente proposta di aggiungere nuove province sia in Gallura che nel Sulcis e Ogliastra, definisce questa scelta politica della Giunta “una politica dei Campanili”.
“Oramai siamo abituati – afferma la consigliera – nella nostra terra, nel bene o nel male che non c’è mai nulla di certo. Sono passati solo sette anni dal referendum sull’abolizione delle province, ribattezzato referendum anticasta, attraverso il quale i cittadini sardi pretesero la soppressione di questi enti intermedi, e meno di tre anni dalla riforma degli enti locali promossa dalla giunta Pigliaru, ed ancora i sardi non hanno certezze”.
“Oggi l’attuale amministrazione regionale, sensibile al moltiplicarsi delle poltrone ed alla loro occupazione, ha intenzione di far lievitare nuovamente il numero di organi politici, presidenti assessori e giunte, dei quali nessuno sente la mancanza tranne loro, piuttosto che concentrarsi sul miglioramento dei servizi al cittadino. La spinta campanilistica del neo assessore agli enti locali, da sempre paladino della costituzione o meglio della ricostituzione della provincia gallurese si è reso conto che sarà ben difficile riuscire ad ottenerla senza garantire prebende ai rappresentanti degli altri territori. La Sardegna ha bisogno di buona amministrazione, di servizi efficienti e su questo si deve puntare, sul potenziamento ed il miglioramento dei servizi al cittadino, che non necessariamente coincidono con cariche elettive e neo carrozzoni politici”.