Non un buon segnale per la Sardegna che già, attraverso la Giunta regionale, ha chiesto un supplemento di tempo per realizzare il phase out dal carbone nel 2025: oggi il Governo ha bocciato un ordine del giorno di Fratelli d’Italia – primo firmatario il deputato Salvatore Deidda – sul rinvio al 2028 dell’addio al carbone.
“Ci siamo appellati al Governo – spiega il parlamentare del centrodestra – perché è prioritario, per la Sardegna, avere il metano. Sul come debba arrivare, ci aspettiamo che facciano chiarezza all’interno della stessa maggioranza, visto che il Pd è favorevole alla dorsale mentre i 5 stelle sono contrari. L’Enel potrebbe riconvertire sin da subito le centrali proprio come sta avvenendo in ogni parte d’Italia. Il Governo, invece, frena, perché attende l’analisi costo benefici sulla dorsale come dichiarato dallo stesso ex sottosegretario Crippa e per quanto riguarda le infrastrutture da realizzare, non permette di programmare interventi, nonostante le incessanti richieste da parte delle associazioni datoriali, sindacali”.
Nelle settimane scorse l’assessora regionale dell’Industria, Anita Pili, aveva ribadito l’esigenza di un tavolo sul phase out. “A breve saranno riattivati – ha fatto sapere il Mise una settimana fa – e a coordinarli sarà la sottosegretaria Alessandra Todde”.