‘Sconfessata la giunta regionale che da mesi era informata delle nuove procedure’
“Per la Tirannia della Tirrenia è la fine. Il governo ha già formalmente comunicato che non ci sarà alcuna proroga della convenzione”.

Lo afferma Mauro Pili, leader di Unidos, pubblicando la risposta del Governo, data ieri in parlamento in risposta ad una interpellanza.

La cronaca dei fatti

“La scadenza contrattuale del 18 luglio 2020 ha richiesto l’attivazione, da parte del Ministero, delle procedure per la riassegnazione dei servizi di trasporto marittimo con le isole maggiori e minori, nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale. Il 20 giugno del 2019 – ha dichiarato il Governo – il Ministero ha comunicato alla società esercente Compagnia Italiana di Navigazione l’avvio della procedura di riaffidamento del nuovo servizio e quindi la cessazione della convenzione alla scadenza contrattuale.

Ai fini della pubblicazione del bando di gara deve essere effettuata una specifica attività istruttoria, in corso di svolgimento, che tenga conto sia del contenuto della delibera dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti n. 22/2019 – che ha, per la prima volta, disciplinato la singola fase dell’affidamento – sia della normativa europea (Disciplina 2012/C 8/03 – Decisione 2012/21 sui servizi di interesse economico generale)”.
Il governo ha aggiunto: ” A seguito delle diverse interlocuzioni con il Ministero, la Commissione europea ha già assegnato un codice di pre-notifica al caso, al fine di verificare l’assenza di aiuti di Stato nella procedura in atto.

Analoghe interlocuzioni sono in corso con l’ART, l’Autorità di Regolazione del Trasporto, trattandosi, come detto, della prima applicazione della delibera n. 22/2019. Come indicato dalla stessa delibera, l’assegnazione dei servizi di trasporto marittimo deve infatti inseguire quattro macro-fasi: 1) fase propedeutica di verifica del mercato; 2) procedura di imposizione di obblighi di servizio pubblico; 3) fase di gara per l’assegnazione in esclusiva del servizio; 4) fase di stipula della convenzione e gestione della stessa nella fase esecutiva”.

“La fase propedeutica, numero uno, – ha proseguito il governo – per l’affidamento del servizio è volta ad accertare, in base ai principi comunitari sulla liberalizzazione del cabotaggio marittimo, la sufficienza dei servizi di trasporto regolare (comunicazione sull’interpretazione del Regolamento CEE).

La Direzione generale del MIT ha già concluso l’analisi dei dati dell’offerta, relativi al traffico delle merci e di persone nei porti di origine e destinazione delle linee attualmente esercite, sulla base delle informazioni acquisite tramite le Autorità di sistema portuale competenti, le direzioni marittime, le capitanerie di porti e le società operanti”.

“Aspetto di una gravità inaudita – spiega Pili – è il fatto che la Regione da un anno fosse a conoscenza di tutto e, invece, l’assessore ha continuato a negare qualsiasi coinvolgimento”.

“Inoltre, da più di un anno – ha dichiarato il governo – è in corso un costante confronto con i competenti uffici della regione autonoma Sardegna per analizzare la domanda di mobilità marittima e per l’individuazione delle rotte. Le regioni, infatti, saranno parte attiva dei complessi passaggi per la definizione del quadro dei servizi marittimi e sono già programmati appositi incontri con la regione Sardegna per acquisire elementi per la verifica del mercato. Questa verifica, che consiste nel mettere a consultazione pubblica le analisi dei dati relativi alle esigenze del servizio pubblico individuata, deve appurare la distribuzione temporale e spaziale della potenziale domanda e rilevare le motivazioni di viaggio, le caratteristiche socio-economiche, demografiche e comportamentali; ciò al fine di verificare la sussistenza di un interesse economico degli operatori di mercato alla fornitura del servizio nella sua dimensione ottima minima di produzione in libero mercato.

Si procederà, quindi, ad acquisire le manifestazioni di interesse da parte delle imprese che posseggono i requisiti per l’esercizio dei servizi previsti e che siano nelle condizioni di presentare un’offerta con riferimento, in particolare, alla proprietà e disponibilità dei mezzi navali richiesti”.

“Dalla verifica – ha concluso il governo – scaturiscono tre possibili scenari, previsti dalla delibera dell’Autorità di regolazione del trasporto: 1) la piena disponibilità degli operatori ad assicurare il servizio in regime di libero mercato senza contributo; 2) la parziale disponibilità degli operatori ad assicurare il servizio in regime di libero mercato con necessità di sovvenzione per mantenere l’equilibrio economico-finanziario; 3) l’assenza di offerte a svolgere il servizio in mancanza di sovvenzione pubblica. Solo in caso di esito negativo della manifestazione di interesse, il MIT dovrà procedere all’imposizione di obblighi di servizio o all’assegnazione del servizio con contratto di servizio pubblico attraverso l’espletamento di una gara pubblica. Per quanto detto, la procedura, che non consiste nella sola pubblicazione del bando di gara, è già stata avviata”.

L’aspetto politico

“In questo quadro emergono le seguenti conclusioni: la mia posizione di totale contrarietà e opposizione al qualsiasi proroga – afferma Mauro Pili – è stata ritenuta l’unica percorribile e il governo l’ha dovuto ammettere formalmente”. Poi, “il governo sta procedendo alla definizione di una nuova continuità con la regione Sardegna totalmente incapace di incidere sulla questione non avendo mai predisposto nemmeno una delibera di indirizzo. A livello parlamentare – prosegue il leader di Unidos – non emerge nemmeno la minima consapevolezza del problema e non si intravvede una minima proposta guida per restituire alla Sardegna una vera continuità territoriale.

Non bisogna abbassare la guardia, dinanzi all’inadeguatezza della Regione Sarda e della rappresentanza parlamentare sarda occorre vigilare e continuare a perseguire una proposta di nuova continuità territoriale che sappia rispettare il libero mercato ma nel contempo garantire i servizi fondamentali ed essenziali del servizio pubblico! Proposta che ho messo per iscritto di un anno fa”, conclude Pili.