E’ ritenuto responsabile di almeno 11 scippi.

Era diventato un incubo, ma alla fine è caduto nella rete della Polizia. Gli agenti della Mobile della Questura di Cagliari hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria e portato in carcere a Uta Antonio Nateri, 44enne di Cagliari, pregiudicato, con l’accusa di rapina e lesioni. Dalla fine di ottobre, e per la prima quindicina di novembre, alla sala operativa della Questura di Cagliari sono arrivate varie segnalazioni per scippi e rapine consumate ai danni di donne, in particolare nel pomeriggio inoltrato nei quartieri San Benedetto e Pirri. Sono undici in totale gli episodi di scippi ai danni di donne, alcuni scippi tramutati in rapina causa le lesioni subite da alcune vittime. Tutte le segnalazioni alla centrale operativa della Questura indicavano una persona che indossava un casco con degli inserti di colore chiaro, alla guida di uno scooter scuro privo di parabrezza e bauletto posteriore. In alcuni degli scippi alcune vittime hanno riportato lesioni lievi, ricollegate alla caduta a seguito dello strappo della borsetta.

Gli sforzi investigativi della Polizia sono stati ingenti con numerosi servizi di osservazione e di pattugliamento svolti durante l’arco dell’intera giornata tanto da equipaggi della Squadra Mobile e tanto da equipaggi delle Ufficio Prevenzione Generale. Le indagini sono risultate particolarmente complesse, in quanto ovviamente l’immediatezza dell’azione non ha consentito ad alcune delle vittime di identificare l’autore degli scippi. L’indagine dei poliziotti della Sezione ‘Reati contro il patrimonio’ della Squadra Mobile, si concentrata sull’acquisizione e l’analisi delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza e sulle testimonianze delle vittime. Sono emersi in particolare elementi importanti relativamente al modello di scooter utilizzato dallo scippatore, un ‘Aprilia Scarabeo 125’ con la parte anteriore del parafango anteriore ammaccato, privo di parabrezza e bauletto posteriore. Lo scippatore usava sempre un casco integrale scuro con degli inserti laterali e indossava sovente delle scarpe ginniche alte di colore bianco.

Fondamentale per la individuazione dello scooter dello scippatore è stato la localizzazione di un cellulare che era stato rubato in occasione di uno scippo: l’ultima posizione dello smartphone è risultata a Quartu Sant’Elena, in via Danimarca, luogo dove gli agenti della Squadra Mobile, oltre a trovare lo scooter hanno rintracciato anche lo scippatore e nel cui appartamento è stato trovato anche il casco utilizzato durante gli scippi e che aveva tentato di renderlo non identificabile verniciandolo in modo grossolano, nonché le scarpe ginniche bianche indossate e riprese dalle telecamere di sorveglianza. Sulla base delle risultanze acquisite nel corso delle indagini gli agenti della Mobile lo hanno fermato e portato nel carcere di Uta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.