Il Mediterraneo centro occidentale, fin dai primi di novembre, è colpito da una serie di perturbazioni atlantiche. Prima provenienti da ovest, poi provenienti da nord-nordovest. L’aria fredda polare affluita ultimamente ha fatto diminuire le temperature, temperature che si sono orientate su valori più consoni al periodo o localmente al di sotto delle medie climatiche di riferimento.
Il continuo maltempo ha scavato quella che in gergo tecnico prende il nome di lacuna barica, ossia un’area all’interno della quale s’inseriscono agevolmente strutture depressionarie. L’ultima, ampia depressione è quella che sta colpendo l’Europa occidentale e che si fa minacciosa sulla nostra regione. La parte più avanzata del sistema in realtà ha provocato, nel corso della notte, un nuovo peggioramento e permangono piogge sparse anche in questa prima metà del mattino.
Ma il vero peggioramento entrerà in scena sabato, allorquando l’aria fredda attualmente sulla Penisola Iberica scivolerà di nuovo sul nord Africa laddove l’elevato gradiente termico creerà le condizioni ideali per la genesi di un vortice ciclonico particolarmente profondo. Vortice che risalirà verso la nostra regione, provocando un sensibile peggioramento. Peggioramento che porterà piogge localmente forti, anche a carattere di rovescio o temporale. Non escludiamo possibili nubifragi, soprattutto sui settori centro settentrionali della nostra regione (tenete conto che il vortice è visto in transito proprio sulla Sardegna, pertanto i fenomeni dovrebbero risultare diffusi ma con entità che varierà in base alla traiettoria del minimo). Da segnalare nevicate oltre i 1400-1500 metri, anche abbondanti.
Domenica avremo ancora dell’instabilità e un abbassamento delle temperature, tant’è che la quota neve calerà sino ai 1200 metri di quota. La ventilazione si disporrà dai quadranti occidentali. Un cambiamento di direzione che preannuncerà altre perturbazioni, attese nella prima parte della prossima settimana.