Non c’è stata nessuna evasione. Assolti i quattro detenuti del carcere di Uta che lavoravano al Dap di Cagliari (nell’ex penitenziario di Buoncammino) e gli otto agenti penitenziari addetti alla portineria del dipartimento. La Gup Ermengarda Ferrarese ha fatto cadere per gli agenti l’accusa di “procurata evasione”, nata dopo una nota del Tribunale di Sorveglianza che chiedeva un controllo più rigidi degli orari per i detenuti ammessi al lavoro esterno.

La Procura aveva contestato agli otto agenti di permettere ingressi e uscite sfalsate nel posto di lavoro: in realtà i poliziotti – difesi dall’avvocato Gianluca Aste – dovevano solo segnare gli orari d’arrivo e di uscita dei dipendenti del Dap, mentre i quattro detenuti che ci lavoravano uscivano prima per poter raggiungere entro lo scadere delle 20 il carcere di Uta e non rischiare una reale accusa di evasione. Soddisfazione è stata espressa dalla Uil-Pa dei penitenziari. “La verità e l’onestà hanno trionfato – ha commentato in una nota Michele Cireddu, segretario regionale – avevamo espresso la più totale certezza sulla estraneità dei fatti e fiducia nella magistratura. Gioia sacrosanta, ma due anni di sofferenza”.

Soddisfatto anche Sandro Atzeni della Cgil-Funzione pubblica. “Venivano accusati due anni or sono di aver favorito i detenuti sugli orari d’ingresso e di uscita dalla sede cagliaritana – scrive in una nota – Con leggerezza a dir poco devastante e “viziata”. Una assoluzione sulla quale non abbiamo mai avuto dubbi ma sorretta da un indagine dovuta alle tante inefficienze cui l’amministrazione penitenziaria dovrebbe rispondere nei confronti del personale e di tutti i contribuenti”.