“Oggi si è aperto il dialogo, ma si era detto che a novembre ci sarebbe stata la fine della vertenza con regole scritte per il futuro e per non mettere gli allevatori nelle condizioni di andare sotto il costo di produzione. Il prezzo giusto realisticamente deve essere un euro a litro. E ci si arriva anche spendendo i 49 milioni di euro stanziati”.

Lo dice all’ANSA Gianuario Falchi, uno dei portavoce nelle trattative sulla vertenza che oggi ha partecipato a Ottana (Nuoro) all’incontro con la ministra delle politiche agricole Teresa Bellanova. “In 40 anni tutti sapevano del problema e nessuno l’ha risolto – osserva – oggi ci sono i presupposti. Ma non si può aprire la nuova campagna lattiero-casearia senza chiudere la vecchia.

Lo scorso anno si partiva da un prezzo del Pecorino Romano a 5 euro al chilo e ci hanno pagato l’acconto 60 centesimi – spiega Falchi – Ora il mercato ci dice che il prezzo del formaggio è oltre i 7 euro/kg quindi l’acconto deve essere almeno di 90 cent: la matematica non va solo in un senso”.