Mauro Pili, leader di Unidos, denuncia, con un post sul suo profilo Facebook, come “da oggi si bombarderanno i daini di Capo Frasca”.

“Con un’ordinanza della Capitaneria di Oristano – continua il post – è stato apposto un divieto assoluto in tutta l’area marina circostante Capo Frasca. Il comando del Poligono di Capo Frasca ha comunicato che sino al 22 prossimo si bombarda”.

Il leader di Unidos descrive bene quello che succederà una volta iniziata l’attività di bombardamento:  “i jet – scrive – lanceranno in quell’area ogni genere di bomba e missile, che andranno ad infrangersi dentro l’area protetta di Capo Frasca, dove tra l’altro sono stanziali, ormai da anni, oltre 1000 daini. Si tratta di un’attività illegale considerato che l’area rientra in un sito d’importanza comunitaria e nonostante le tante denunce, anche per distruzione di siti archeologici all’interno del poligono, si continua con l’attività a fuoco. Tutto questo in un’area dove lavorano centinaia di pescatori, dove l’ecosistema è fragilissimo e sopratutto si devasta una natura protetta solo sulla carta”.

In conclusione, Pili riporta anche la sintesi dell’ordinanza:

“Il Comando del Poligono di Capo Frasca ha comunicato l’attivazione dell’area regolamentata (Nuova Tango 812) del poligono di tiro di Capo Frasca ai sensi dell’art. 2 dell’Ordinanza n. 38 del 03 agosto 2018 della Capitaneria di Porto di Oristano in quanto, da oggi al 22 novembre prossimo, verrà effettuata attività di tiro a fuoco; ritenuto necessario interdire la zona ivi menzionata per motivi di sicurezza della navigazione e salvaguardia della vita umana in mare;

Rende noto: che presso il poligono di Capo Frasca verrà effettuata attività di tiro a fuoco nei giorni e negli orari di seguito meglio specificati: dal 4 novembre al 22 novembre, dalle 7 alle 17:30.

Ordina:
Articolo 1
Per le motivazioni meglio descritte in premessa, nell’area regolamentata (Nuova Tango 812) del Poligono di Capo Frasca, è interdetta la navigazione e la sosta con navi e/o natanti di qualsiasi genere e tipo, la pesca ed i mestieri relativi, il turismo nautico, la balneazione, nonché tutte le attività connesse con i c.d. pubblici usi del mare”.