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Nei primi nove mesi dell’anno sono stati venduti 80mila quintali di pecorino romano in più rispetto alle vendite ordinarie: una quantità che alleggerisce di tanto le giacenze. Lo ha spiegato il presidente del Consorzio per la tutela del pecorino romano, Salvatore Palitta, durante l’incontro a Cagliari con la ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova.

“Siamo pronti ad affrontare il nuovo anno con una quantità che è quella necessaria per il mercato – ha detto – questo è un indicatore molto positivo che fa ben sperare in un’ulteriore crescita e ulteriore ricaduta sui prezzi di mercato”. Consorzio soddisfatto. Soprattutto per la “chiamata alla responsabilità di tutta la filiera da parte della ministra, che ha garantito il ricorso a ogni mezzo utile per scongiurare il rischio che il prodotto sia sottopagato”. Uno scenario sempre più internazionale: “Abbiamo anche ricordato – ha spiegato Palitta – la battaglia dei nostri legali negli Stati Uniti per evitare l’applicazione dei dazi, una battaglia che abbiamo vinto. La ministra ha assicurato il massimo impegno da parte sua, attraverso la Farnesina, per incrementare la promozione e l’esportazione del pecorino romano sui mercati internazionali”.

Al tavolo di confronto si è parlato anche del Piano di regolazione dell’offerta. “Abbiamo spiegato che il Piano nasce dalle linee guida del Ministero. Noi a quelle ci siamo attenuti, abbiamo anche precisato che le 12mila aziende sarde hanno un’idea riguardo al Piano, ma che dobbiamo fare i conti con le norme che ci vincolano. Abbiamo perciò chiesto al Ministero se pensa di modificare quelle linee, che risalgono all’inizio di quest’anno a firma dell’allora ministro Centinaio. Sarà fatta una verifica e, se sarà possibile, le linee guida saranno modificate. Nel frattempo – conclude Palitta – noi dobbiamo attenerci alle linee guida in vigore, ma diamo la massima disponibilità per fare in modo che il Piano diventi operativo il più presto possibile”.

Pieno sostegno a tutta la filiera, dai pastori ai trasformatori. Lo ha assicurato il presidente della commissione regionale dell’Abi, Giuseppe Cuccurese (direttore generale del Banco di Sardegna) al termine del vertice di oggi sul latte.

“Tutti gli interventi a sostegno finanziario che ci saranno da fare – spiega Cuccurese – noi ci impegneremo per poterli fare o come Abi o sicuramente come Banco di Sardegna. Comunque faremo degli accordi. Troveremo ogni modo per una filiera che per noi è fondamentale e che quindi vogliamo sostenere ovviamente rispettando le regole del gioco e facendo degli interventi strutturali e non degli interventi a tampone che ormai non servono più a nulla”.

Qualche chiarimento. “Siccome i pastori – aggiunge – hanno menzionato il fatto che hanno bisogno anche loro di una mano di sostegno finanziario dalle banche, io ho detto: noi come Banco di Sardegna, come ricorderete, all’inizio di quest’anno abbiamo dato una moratoria di un anno su tutti i finanziamenti, prestiti personali e mutui casa sia di capitali che di interessi. Quella è confermata e se ci sarà bisogno la estenderemo”.