I ragazzi di Fridays for future, il movimento globale sul clima ispirato dalla svedese Greta Thunberg, rilanciano il no al metano in Sardegna e a qualsiasi forma di utilizzo dei combustibili fossili, bene invece tutte le energie rinnovabili. Lo hanno fatto gli studenti Ismail Samed e Alice Beccari in occasione dell’audizione davanti alle commissioni Cultura e Ambiente del Consiglio regionale, riunite in seduta comune.
Una bocciatura senza appello, dunque, anche al progetto della dorsale sarda, agli impianti di rigassificazione, ai collegamenti con il tubo sottomarino, per non parlare delle centrali a carbone ancora attive nell’Isola. Non piace agli studenti del Fridays for future neppure l’idea di uno sviluppo fondato sull’industria.
“Gli annunci di questi giorni sembrano quelli fatti in altre epoche – hanno spiegato i due ragazzi – quando si propagandava l’industrializzazione con i piani di rinascita che sono poi stati un fallimento”. Auspicano, piuttosto, “il varo di un nuovo piano energetico alternativo rispetto a quello approvato nella passata legislatura”. Infine un appello alle istituzioni: “Ascoltare e coinvolgere i giovani nelle scelte che condizionano il futuro e considerare l’emergenza climatica e ecologica come reale e soprattutto come questione centrale nelle decisioni politiche”.