“Gravi inadempimenti contrattuali emersi dalle indagini interne e dalle segnalazioni di famiglie e altri soggetti”. Così il Comune di Arzachena motiva la risoluzione del contratto di concessione del nido comunale e la sottoscrizione di un nuovo affidamento diretto per due mesi per motivi di urgenza. “Le verifiche condotte sono supportate dall’attività giudiziaria in corso”, sottolinea l’amministrazione. Nei mesi scorsi la struttura era finita nell’occhio del ciclone e sull’operato di alcuni addetti è in corso un’indagine: in alcuni casi l’accusa è addirittura di maltrattamenti.
“Abbiamo preso in carico la situazione, verificando i fatti per garantire il miglior servizio possibile ai bambini e alle famiglie e un ambiente sereno, favorevole alla loro crescita”, dichiara il sindaco Roberto Ragnedda. “Dalle verifiche emerge il mancato rispetto del principio secondo cui il servizio socio-educativo deve rispondere al bisogno di socializzazione del bambino e al suo armonico sviluppo psicofisico”, afferma.
I rilievi che il Comune muove all’affidatario sono mancata custodia dei bambini per lunghi periodi della giornata, mancata organizzazione di attività ludiche diversificate per età, inadeguata presenza e coordinamento del personale e delle figure professionali, violazione del regolamento interno per il funzionamento del micro nido e condotte difformi ai principi di lealtà, buonafede e diligenza. “Nonostante le numerose e reiterate richieste d’intervento ai responsabili della cooperativa, ogni tentativo di richiesta del rispetto degli obblighi contrattuali è stato vano – conclude l’amministrazione – e l’interesse pubblico perseguito è stato compromesso”.