Da Miami in Italia, poi ad Hong Kong e Tokyo e di nuovo in Europa, stavolta ad Amsterdam, uno stop in Italia e, infine ritorno, a Miami. Tutto in 15 giorni senza crollare addormentati sulle sedie degli aeroporti o durante le riunioni. Niente mal di testa, niente bruciore agli occhi. Niente fuso. Impossibile? No, assicura entusiasta Susie Allis, CEO del Global Wellness Summit a Singapore che ha sperimentato le nuove App dedicate a cancellare gli effetti negativi del jet lag. Recentemente collaudate nei resort e nelle Spa di lusso di tutto il mondo (vengono date in dotazione ai clienti nei pacchetti ‘time to beat jet lag’ delle catene Six Senses Hotels Resorts Spas, 11 resort e una trentina di Spa di lusso) insieme a massaggi, nidra yoga, meditazione per conciliare il sonno e luci ad intermittenza per svegliarsi a comando, sono raccomandate anche da alcune compagnie aeree ai propri frequent-flyer.
Scaricabili sul proprio telefonino le App ora sono un must per chi viaggia tanto perché monitorano sonno e veglia, scodellando suggerimenti su come comportarsi prima, durante e dopo il viaggio.