Sarebbero una trentina in tutto i ragazzi coinvolti negli accertamenti della procura dei minori e della procura distrettuale di Firenze su una chat Whatsapp attraverso la quale sarebbero stati diffusi filmati di carattere pedopornografico e frasi inneggianti a Hitler, a Mussolini e all’Isis, oltre che contro gli ebrei e i migranti.
Tra questi, 20 hanno un’età compresa tra i 14 e i 17 anni, cinque sono maggiorenni e altri cinque invece sono non imputabili perchè tutti con un’età inferiore ai 14 anni. Secondo quanto appreso, la chat sarebbe stata usata anche per diffondere immagini di carattere blasfemo, video di animali torturati e frasi per denigrare i malati di leucemia.