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“La strategia è consolidata nel tempo: ricattare per ottenere. Useranno lavoratori come scudi umani, useranno il blocco delle prenotazioni, useranno ogni arma possibile pur di condizionare le decisioni.
E già immagino certa politica che foraggia questi ricatti: fate scendere in piazza i lavoratori, bloccate le navi, generate caos nelle prenotazioni”. Lo afferma Mauro Pili, leader di Unidos, in merito alla questione ‘Tirrenia’.

“Come se non li conoscessi questi faccendieri della politica del ricatto che foraggia le lobby e gli affari privati con i soldi pubblici. Questa volta – dice Pili – farò nomi e cognomi dei solerti uomini o donne del governo, italiano e sardo, pronti o pronte a rinnovare la convenzione con Onorato e soci. E’ evidente – prosegue Pili – che una proroga sarebbe illegale e costituirebbe un illecito finanziamento di attività illegali dannose per il servizio pubblico e sarebbe un grave danno, ulteriore, alle casse dell’erario. Ovvero danno erariale, chi sbaglia paga e paga di tasca sua. E’ disponibile Paola De Micheli, ministro delle infrastrutture, ad avallare questo furto ulteriore?”

“Staremo a vedere – spiega il leader di Unidos -. Oso solo ricordare che i funzionari molto spesso sono coloro che pagano prima dei politici, in virtù della separazione delle funzioni amministrative da quelle di indirizzo. Qualcuno nei giorni scorsi è andato ad ascoltare ed avallare la malsana tesi che la Tirrenia abbia regalato alla Sardegna benessere e prosperità. Pensare che la Tirrenia abbia fatto del bene alla Sardegna – continua Pili – è come affermare che la bomba atomica su Hiroshima sia stata una benefica nuvola di aerosol curativo”.

“La Tirrenia ha prodotto un danno atomico, bloccato lo sviluppo, costretto migliaia di giovani ad emigrare, impedito a milioni di turisti di arrivare in Sardegna, ha dissanguato le casse dello Stato – prosegue – e le tasche dei sardi. E adesso qualcuno può credere a questa messa in scena del blocco delle prenotazioni. Se ci fosse una Regione o uno Stato avrebbe attivato le prenotazioni! Altro che losche sceneggiate napoletane – dice Pili -, che inteneriscono lo scemo del villaggio ma non certo chi capisce di che pasta sono fatti certi personaggi”.

Il leader di Unidos afferma che “leggere che l’operativo 2020, anche se lo scrivono con doppio zero, non è ancora attivo, fa ridere. La risposta che da giorni fornisce il call center di Tirrenia alla richiesta di prenotazioni per il 2020 è messa nero su bianco, fa ridere. Una compagnia pubblica che prende 73 milioni di euro all’anno per svolgere un servizio non consente nemmeno di prenotare? Da giorni – continua Pili -monitoravo la situazione per capire sino a che punto sarebbero arrivati!
Ed eccoli usciti allo scoperto: se non ci rinnovano la convenzione niente prenotazioni! Messaggio eloquente”.

“Intanto sino a luglio sono obbligati a viaggiare e poi per questi signori l’onore del servizio pubblico vale sopratutto per l’inverno. Dunque perchè – spiega – si preoccupano dell’estate se la loro mission fondamentale è quella di fornire servizi invernali per la Sardegna? Dunque inadempienza grave! Elemento ulteriore per rescindere anticipatamente la convenzione! Chiunque continui a coprire questa palese violazione del servizio pubblico commette un reato evidente, dall’omissione d’atti d’ufficio alla reiterata percezione di erogazioni ai danni dello Stato, dalla corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio a interruzione di servizio pubblico”.

“Chiunque provi a proporre una proroga deve essere messo in galera, considerato che da otto anni si sapeva che la scadenza è fissata per luglio 2020. Tutti coloro che non hanno agito con le procedure per la nuova continuità lo hanno fatto per favorire il rinnovo”.
Pili lancia l’affondo: “ E’ evidente che sarò fisso in Procura a denunciare questa ipotesi malsana di rinnovo che qualcuno rivendica con spregiudicatezza e malaffare. Non poter prenotare è un classico di chi vuole fare salire la tensione, che vuole ricattare il prossimo. Spero dunque che scattino nuove offerte di altre compagnie”.
“Leggo dichiarazioni farlocche del presidente della regione e dell’assessore. Sottovuoto spinto!
Nessuna proposta operativa, nessuna soluzione, strategia a favore del rinnovo. Senza dignità e senza pudore! Sveglia, la festa è finita!”, conclude Pili.