La legge urbanistica ritorna al centro del dibattito politico in Sardegna.
Nei giorni scorsi l’assessore Quirico Sanna ha ribadito che il disegno di legge della Giunta sarà pronto tra un anno, nel frattempo spunta una proposta di legge di Forza Italia che fa già discutere perché prevede interventi nella fascia di massima tutela, cioè nei 300 metri dal mare: porta la firma del presidente della commissione Governo del territorio, Giuseppe Talanas (Fi), e di altri due consiglieri azzurri, Emanuele Cera e Angelo Cocciu.
Questo pomeriggio farà il suo ingresso ufficiale nel parlamentino. Nel frattempo, il gruppo dei Progressisti va subito all’attacco, ribadendo “l’inedificabilità della fascia dei 300 metri dal mare e delle fasce di rispetto dei parchi e delle zone umide, dei beni culturali e degli usi civici”.
Tutti aspetti, sottolineano gli esponenti dell’opposizione, “garantiti oggi da interventi legislativi regionali e nazionali” che non possono “essere rinegoziati”. Il testo proposto da Fi ha quindici articoli. E’ il quarto quello che consente incrementi volumetrici “nella fascia dei 300 metri dalla linea di battigia marina, ridotta a 150 metri nelle isole minori, fino ad un massimo del 15% del volume esistente”.
A una condizione: che l’aumento del cemento non si sviluppi verso il mare e preveda la chiusura di verande coperte preesistenti. Per gli alberghi sono consentiti incrementi del 35%, anche con la realizzazione di corpi separati rispetto a quello principale. Per le strutture destinate ai servizi connessi ai sistemi turistici, l’aumento dei volumi è invece pari al 25%. L’intenzione dei proponenti è quella di intervenire su una materia che, dicono, “sta molto a cuore ai cittadini: il patrimonio edilizio”. Con l’obiettivo di dare “una forte spinta propulsiva” al rilancio dell’industria delle costruzioni, “settore strategico in drammatica stagnazione”. Ma a guidare i consiglieri di Fi, è “la consapevolezza – spiegano – di dover preservare il patrimonio ambientale della nostra terra”. La proposta degli azzurri si affianca a quella già depositata dal Psd’Az, primo firmatario Franco Mula.