Stadio e Sant’Elia. I tempi per la realizzazione della nuova casa del Cagliari al posto dell’impianto nato dopo lo scudetto, dipendono anche dai progetti che riguardano i rioni intorno al terreno di gioco del futuro: Sant’Elia e San Bartolomeo. In questi giorni si sta parlando in commissione urbanistica del Comune del destino dell’area della Sardegna Arena. Solo una volta sciolti questi nodi si potrà far partire il conto alla rovescia per l’approvazione del progetto definitivo e per il via ai lavori.
“Siamo alle battute conclusive – assicura l’assessore all’Urbanistica e vicesindaco Giorgio Angius – stiamo completando la delibera, con variante urbanistica, che poi andrà in commissione e quindi in Consiglio. L’intento è quello di creare una effettiva connessione tra Sant’Elia e il resto della città”.
Confermato il centro commerciale con una piazza: “era già nel vecchio programma, con la differenza che ora non è più attiguo allo stadio”, precisa Angius. E la ridistribuzione dei parcheggi – con lo stesso numero di stalli – per evitare che l’area posteggi finisca per separare Sant’Elia dalla città.
“Il nuovo stadio – sottolinea il presidente del Consiglio comunale Edoardo Tocco – ci consentirà di valorizzare e riqualificare i quartieri attorno all’impianto. Sant’Elia e San Bartolomeo possono trarre vantaggi dalla costruzione della struttura. Non saranno più periferie dimenticate, ma il fulcro della nuova città che ruota attorno a questa importante struttura”.