Primo vertice governo-Regione Sardegna sul futuro dei dipendenti della Rwm di Domusnovas, nel Sulcis. Dopo la sospensione delle licenze di esportazioni di armi verso l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi, l’azienda minaccia infatti di licenziare 160 persone. Della vertenza hanno discusso oggi alla Farnesina il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, la sottosegretaria al Mise Alessandra Todde e l’assessora dell’Industria della Regione Sardegna Anita Pili.
Poche le novità per chi rischia il posto, anche se non è in discussione, ha spiegato la sottosegretaria, “la consapevolezza del governo che la tutela dei lavoratori è una priorità”. Per il resto, “la linea individuata dal governo su Rwm non cambia”, ha chiarito. “Il tema – ha aggiunto la sottosegretaria – va affrontato in modo strutturale, secondo una visione strategica legata non all’azienda, ma al territorio e ai suoi bisogni, non solo al Sulcis ma a tutta la Sardegna”. Nessuna risposta, al momento, sulla possibilità di far diventare la fabbrica strategica per l’industria bellica nazionale, indipendentemente dalle esportazioni verso il Medio Oriente. Alessandro Todde si è limitata a dire che “il Mise potrà anche cercare relazioni con altri player del settore”.
L’assessora regionale ha sottolineato che “oggi è stata confermata la linea di pace attuata con l’approvazione dell’atto che ha bloccato le forniture all’Arabia Saudita, in ogni caso – ha dichiarato Anita Pili – c’è la disponibilità del governo rispetto alla possibilità di trovare soluzioni per i lavoratori, soprattutto legate alla necessità di stabilizzarli visto che tanti provengono da contratti di somministrazione”. Critici i sindacati, che non sono stati invitati al vertice della Farnesina. “Apprezziamo l’impegno dell’assessora Pili, da parte del governo invece arrivano solo parole, ma nessun impegno concreto, né un percorso risolutivo”, ha detto Emanuele Madeddu della Filctem-Cgil.