La Sardegna blinda le sue spiagge per tutelare il proprio patrimonio ambientale. Dopo il numero chiuso a Cala Biriola, primo caso nel 2017, Cala Goloritzè e Cala Mariolu, tutte in Ogliastra, ora anche il sud dell’isola difende i suoi tesori. L’aveva già fatto Villasimius con Punta Molentis e adesso pure il sud ovest è pronto a limitare gli accessi a Tuerredda, un autentico paradiso sul litorale di Chia, nel comune di Teulada.
L’allarme degli ambientalisti del GrIG con un dossier-denuncia sullo sfruttamento della spiaggia e sulla presenza rifiuti e mercatini, ha solo accelerato un percorso che ormai sembra inevitabile per tutti i tratti di mare sottoposti a invasione soprattutto nel mese di agosto. Il numero chiuso scatterà a Tuerredda dalla prossima estate. Nel frattempo, la Giunta comunale ha già predisposto tutti gli atti necessari, compresa una valutazione su un possibile ticket per l’accesso al litorale. Il contributo ambientale a carico degli utenti che accedono sarà utilizzato anche per potenziare e migliorare nel tempo i servizi della spiaggia.
Da subito sarà quantificato il numero massimo sostenibile di fruitori e, una volta ottenuta la cifra esatta, si potrà procedere. L’iter è definito in una delibera dell’esecutivo guidato dal sindaco Daniele Serra: gli uffici comunali dovranno prevedere anche l’installazione, in collaborazione con la Provincia del Sud Sardegna (ente gestore della strada provinciale sovrastante la spiaggia), di una adeguata cartellonistica e di pannelli luminosi aggiornabili in tempo reale. Questo per segnalare l’eventuale “tutto esaurito” ed evitare inutili ingorghi nell’unico accesso alla spiaggia. Si sta pensando anche a un’applicazione per smartphone che consenta di dare ai potenziali bagnanti il quadro sempre aggiornato della situazione, e in caso di pienone optare per altre mete. C’è poi l’idea di assumere in via straordinaria ulteriori agenti di polizia locale o ausiliari stagionali da distaccare lungo la costa.