“Pionieristica e segnata da primati”. Così Mario Cabasino, presidente del Corecom Sardegna, il Comitato regionale per le comunicazioni, ha definito l’informazione dell’Isola, nel presentare questa mattina nella sala Transatlantico del Palazzo di via Roma il volume “Dalla prima radio libera alla scoperta del web – Storia e personaggi di spicco dell’informazione in Sardegna”. Un libro di 400 pagine per raccontare tra luci e ombre con interviste, testimonianze, riflessioni, aneddoti, ritratti e immagini, il ruolo dei media nella società sarda.
Nell’Isola hanno visto la luce il primo internet provider al mondo, Videonline varato da Niki Grauso, è nata la prima radio privata, Radiolina, e una tra le prime tv private in Italia, Videolina, tutte testate del gruppo Unione Sarda. Il volume promosso dal Corecom regionale è stato curato dal giornalista Alessandro Zorco ed è frutto di un progetto di ricerca tra il Corecom stesso e l’Università di Cagliari con i ricercatori Roberta Cocco e Giampaolo Zammarchi della facoltà di Scienze della Comunicazione. Stampato in mille copie sarà distribuito nelle scuole, biblioteche e sedi istituzionali.
“L’informazione ha una responsabilità immensa oggi più che mai”, ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale Michele Pais. Per questo, ha promesso, l’Aula “è pronta a sostenere il settore e a mettere mano al più presto a un nuovo testo di legge per colmare una lacuna e garantire un’informazione pluralista”. Consiglio e Giunta in sintonia per varare un provvedimento molto atteso dal mondo dei media isolani.
“L’idea – ha annunciato l’assessore con delega all’Informazione Andrea Biancareddu – è quella di aprire sin da subito un Tavolo permanente sull’editoria sarda con tutti gli esperti e gli attori del comparto”. Da qui partiranno gli spunti per disegnare una nuova legge capace di dare risposte a una crisi epocale che sta mettendo in ginocchio l’intero settore. Tra le pagine del volume spiccano i focus sulle testate cartacee, i due quotidiani L’Unione Sarda, con la sua storia che dura da 130 anni, e La Nuova Sardegna. Sullo sfondo i tentativi, sempre falliti, di dar vita a un terzo giornale regionale. Spazio poi alle principali emittenti tv e radio, alle Agenzie di informazione Ansa e Agi, all’esperienza del web tra passato, presente e futuro. Ancora, i ritratti di alcune firme illustri del giornalismo sardo: Giorgio Pisano, Giorgio Melis e Paolo Pillonca. Tra le novità di questi ultimi anni raccolte nel libro, l’esperienza di Giulia Giornaliste Sardegna guidata da Susi Ronchi, una associazione che ha acceso un faro sul linguaggio di genere e sulla necessità di una corretta rappresentazione della donna nei media e nella società.