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Il gruppo del Movimento Cinquestelle in Consiglio regionale in campo per la valorizzazione del patrimonio archeologico dell’Isola. In particolare, per quanto riguarda l’area dei Giganti di Mont’e Prama a Cabras, i sei consiglieri ritengono “inaccettabile aver portato alla luce solo una minima parte dei reperti presenti nel sito”.

Per questo, annunciano la capogruppo Desirè Manca e i colleghi, “ci batteremo per il cambio di rotta nella ripartizione dei finanziamenti, dal momento che già a fine 2017 la Regione Sardegna aveva diminuito i fondi destinati alla valorizzazione dei beni culturali, campagne di scavi ed emergenze archeologiche e restauri: da 4 milioni si era passati a 3”.

D’altra parte, osservano, “a cosa serve la scuola di specializzazione in beni archeologici ad Oristano aperta nel 2010 quando, proprio nello stesso territorio, non si è stati in grado neanche di riportare alla luce uno dei beni culturali più importanti al mondo?”. In questo modo il gruppo consiliare si unisce al coro dei parlamentari M5s scesi in campo per Mont’e Prama, assieme ai quali domenica scorsa hanno preso parte al sit-in organizzato dall’associazione Nurnet – La Rete dei Nuraghi per chiedere il riavvio dei lavori.