Calo drastico degli alberi da frutto, stalle e ovili sempre più vuoti e mezzo miliardo di danni per i coltivatori dall’invasione di insetti e parassiti ‘alieni’ come la cimice asiatica o la Xylella. È l’Sos clima per l’agricoltura italiana che arriva dal rapporto che Coldiretti ha presentato questa mattina a Bologna inaugurando il villaggio contadino alla presenza dei ministri di Agricoltura e Sviluppo economico Teresa Bellanova e Stefano Patuanelli.
Dall’analisi di Coldiretti emerge che negli ultimi 20 anni in Italia è sparita una pianta da frutto su quattro, con danni non solo economici e occupazionali ma anche ambientali visto che un ettaro di frutteto in produzione riesce a catturare 20 tonnellate di CO2 all’anno, bloccando anche le polveri Pm10. Non solo, in un decennio sono scomparsi dalle fattorie due milioni di mucche, maiali, pecore e capre anche per effetto del riscaldamento globale che ha inaridito i pascoli, ridotto la disponibilità di foraggio, tagliato la produzione di latte e aumentato i costi per garantire il benessere degli animali. Un vero flagello sono poi insetti e parassiti ‘alieni’, arrivati sul nostro territorio da cambiamenti climatici e globalizzazione degli scambi.
La stima di Coldiretti è di mezzo miliardo di danni soltanto nell’ultimo anno. Ne è un esempio la devastazione degli uliveti pugliesi a causa del batterio della Xylella, mentre l’ultimo arrivato che fa tremare gli agricoltori è la cimice asiatica che divora frutti ovunque, soprattutto al Nord. Dal Villaggio di Coldiretti il ministro Bellanova ha rimarcato il suo impegno per far sì che l’Ue non riduca le risorse per l’agricoltura e ha indicato quella per la tracciabilità come una battaglia da portare avanti con forza. Il ministro Patuanelli ha assicurato investimenti affinché anche il settore agricolo possa continuare a contribuire al blocco dei cambiamenti climatici. Il villaggio si è aperto nel giorno del terzo sciopero globale per il clima. Domani a Bologna arriverà anche il premier Giuseppe Conte che sarà in particolare al fianco dei produttori di Parmigiano Reggiano e Grana Padano che scenderanno in piazza, insieme per la prima volta, contro i dazi del presidente Usa Donald Trump.