Gestivano il traffico di cocaina e marijuana tra Nuoro e Sassari per rifornire di droga i pusher del centro storico turritano. Sei persone (e non otto come precedentemente appreso) sono state arrestate e altre quattro denunciate questa mattina dai carabinieri della Sezione operativa del Comando Compagnia di Sassari al termine dell’operazione “Officina”, con cui i militari hanno sventato l’arrivo a Sassari di un ordine di 5 kg di cocaina e 40 di marijuana, per un valore sulla piazza di circa un milione di euro.
I particolari dell’operazione, per la quale non sono stati resi noti i nomi per motivi di indagine ancora in corso, sono stati illustrati dal colonnello Dioniso De Masi, comandante provinciale dei carabinieri di Sassari, il capitano Giuseppe Sepe, comandante della Compagnia e dal tenente Fabrizio Ricciardi comandante del Norm. Le indagini sono iniziate nell’ottobre 2018, con l’arresto di uno spacciatore e il sequestro di 2 kg di marijuana. Da lì i carabinieri hanno ricostruito con appostamenti, intercettazioni e pedinamenti il modo di agire della banda. Il fornitore principale era un 24enne di Ollolai, ora rinchiuso nel carcere di Badu e Carrus a Nuoro.
A lui si rivolgevano per l’acquisto della droga tre sassaresi e un sorsese di 55 anni, tutti ora reclusi nel carcere di Bancali. Oltre a questi è stato arrestato anche un 42enne di Sassari, ai domiciliari. La droga, ordinata per telefono e definita dagli indagati “carne di cinghiale”, “cani” o “mattonelle”, veniva trasportata a Sassari con un sistema di staffette, con tanto di auto civette che controllavano la sicurezza della rotta. Il punto di riunione degli arrivi era un piazzale davanti a un’officina meccanica (estranea alla vicenda), nella zona industriale di Predda Niedda. Nel corso delle perquisizioni a casa degli indagati, sono stati sequestrati 2,4 kg di marijuana e 28 piantine.
Droga: in corso operazione dei Carabinieri nelle province di Sassari, Nuoro e Cagliari