Circa 70 concorsi da bandire entro il 31 dicembre per l’immissione di 1.200 operatori nel comparto sanitario. Tra questi, gestiti da tutte le aziende sanitarie eccetto l’Areus, la maggior parte riguardano turnover post pensionamenti e stabilizzazioni, mentre le assunzioni saranno 150. Le categorie interessate sono quelle della dirigenza sanitaria (medica, veterinaria, farmacisti).
Chi meglio si piazza in graduatoria avrà la possibilità di scegliere per primo la sede di destinazione, chi invece rifiuta l’assegnazione – magari in una sede periferica – viene definitivamente escluso dalla graduatoria. Sono i contenuti della delibera sullo sblocco dei concorsi approvata dalla Giunta e illustrata oggi dal presidente della Regione Christian Solinas e dall’assessore della Sanità Mario Nieddu. “Questa Giunta imprime una forte accelerazione e bandisce concorsi bloccati da anni”, ha dichiarato Solinas. “E’ quello che serve dopo che abbiamo assistito a un depauperamento progressivo delle dotazioni organiche in tutti i presidi ospedalieri e nell’amministrazione centrale”, ha aggiunto. Saranno concorsi che “cercheranno di premiare il merito, visto che nell’assegnazione delle sedi avrà priorità chi si è qualificato nei primi posti”.
La delibera, ha concluso Solinas, “è prodromica alla riforma che faremo e che darà un nuovo disegno alla sanità in grado di offrire risposte concrete alla domanda di salute dei cittadini sardi”. Per l’assessore Nieddu, il provvedimento è la risposta “all’emergenza costante dovuta alla carenza di personale con cui questa Giunta ha avuto a che fare fin dal suo insediamento”.