Una partita che secondo tutti i pronostici vedeva vincente il Napoli, ma un guizzo di Castro porta alla vittoria il Cagliari che regala un bellissimo sogno ai tantissimi tifosi attaccatti alla Tv.
Clamorosa battuta d’arresto del Napoli. Al San Paolo passa il Cagliari con un gol in extremis di Castro. Una sconfitta durissima per la squadra di Ancelotti al termine di una brutta prestazione, la peggiore in questa stagione. Il Cagliari è cinico e spietato.
La squadra di Maran gioca quasi esclusivamente in difesa e affida le proprie speranze al contropiede, l’arma che in effetti consente ai rossoblù di sbancare il San Paolo, quando sembrava che il pareggio senza reti fosse ormai un risultato quasi certo.
Il Napoli nella prima frazione di gioco sembra scarico, quasi privo di tensione emotiva e di energie psicofisiche. La coppia di attacco ‘leggera’, costituita da Mertens e Lozano, scelta da Ancelotti non riesce a mettere mai in difficoltà la difesa cagliaritana. Insigne è impreciso e poco coinvolto nella manovra, così come Callejon. Mario Rui, a conferma di quanto aveva fatto vedere la settimana scorsa nella gara di Champions con il Liverpool, è il più in forma della squadra.
Ma i suoi traversoni al centro dell’area di rigore, che pure arrivano con una discreta continuità, non sono l’assistenza migliore per i due giocolieri d’attacco.
A centrocampo alla squadra di Ancelotti mancano le verticalizzazioni di Fabian Ruiz e con il Cagliari che sull’attacco degli azzurri, si chiude sistematicamente a riccio davanti alla porta, il gioco finisce inevitabilmente per passare sempre per vie orizzontali, aiutando così a sardi mantenere lontani i pericoli da Olsen. Nella ripresa gli azzurri si presentano con Koulibaly in campo al posto dell’infortunato Maksimovic e con una maggiore aggressività.
Nei primi 20′ di gioco Mertens colpisce per due volte la parte esterna dei pali della porta di Olsen e il portiere su due calci d’angolo neutralizza prodigiosamente le conclusioni ravvicinate di testa di Manolas e Koulibaly. Visto che il risultato non si sblocca, Ancelotti nella fase finale della gara decide di giocarsi la carta del doppio centravanti che domenica scorsa a Lecce aveva dato ottimi risultati. Entrano così in campo prima Llorente e poi Milik.
L’offensiva degli azzurri si fa più concitata con il passare dei minuti e il Cagliari inevitabilmente si chiude sempre di più nella propria area di rigore, rafforzando se possibile le due linee, quella dei difensori e dei centrocampisti, tenute a presidiare la porta di Olsen in pratica per tutta la gara. Il Napoli non riesce a trovare però la necessaria lucidità, soprattutto in fase di rifinitura dell’azione e il compito del Cagliari non risulta particolarmente difficile. Gli azzurri scelgono di gettare la palla a centro area sperando nelle doti aeree dei propri attaccanti. E in effetti negli ultimi minuti due conclusioni, prima di Koulibaly, poi di Llorente, sfiorano il palo.
A due minuti dalla fine del tempo regolamentare arriva la doccia fredda per gli azzurri. Un contropiede che si sviluppa sulla destra dà modo a Nandez di piazzare la palla davanti alla porta di Meret. Castro conclude in gol con un colpo di testa. Koulibaly protesta con Di Bello per un eccessiva perdita di tempo dei cagliaritani e l’arbitro lo manda anzitempo negli spogliatoi.
Nei cinque minuti di recupero si susseguono le mischie nell’area di rigore cagliaritana, ma i difensori di Maran chiudono tutti gli spazi e i rossoblù riescono a portarsi a casa una preziosissima vittoria.