Due giorni di sciopero e un presidio per sollecitare il Governo a emanare al più presto il decreto che permetterà l’assunzione dei lavoratori socialmente utili (lsu) che effettuano le pulizie nelle scuole attraverso l’inserimento nelle graduatorie del personale ATA.
“Per il bando pubblico serviranno 60 giorni e se non si fa presto – spiega Federico Angius dell’Usb – si rischia di tenere in bilico per un anno non solo i lavoratori ma anche il servizio visto che è già previsto che quelle risorse non vengano più messe in bilancio a seguito della decisione del Parlamento di chiudere con il sistema degli appalti e di assumere gli exLSU/ATA negli organici delle scuole a partire dall’1 gennaio 2020”.
Un passaggio per il quale manca solo la pubblicazione del Decreto Interministeriale. Per questo motivo i lavoratori si sono fatti sentire con una mobilitazione e Cagliari, davanti alla sede della rappresentanza del governo, alla quale è stato consegnato un documento che ricostruisce tutta la vicenda.
“Questi Lavoratori, da oltre 20 anni, garantiscono le pulizie nelle scuole, di ogni ordine e grado molto spesso con contratti part-time, con condizioni lavorative e salariali drammatiche con aumenti dei carichi di lavoro a causa delle passate scelte gestionali e politiche: scelte che hanno privilegiato logiche di esternalizzazione e precarizzazione anziché la via maestra dell’assunzione”. Oggi però, nonostante la legge il decreto, secondo la Usb, è congelato e questo comporta “il blocco di tutta l’operazione di internalizzazione”.