L’Inter vince ancora e raggiunge la Juve al comando. Segnano le punte, Lautaro Martinez e Lukaku su rigore.
Per l’altro attaccante, Icardi (e per Wanda Nara) solo cori contro dal settore nerazzurro: è il commento dei tifosi alla settimana di passione e polemiche. Ma con il Cagliari non è stata facile come contro il Lecce: successo si, ma ‘solo’ per 2-1. Con qualche passo indietro sul piano del gioco: oltre il gol l’Inter si è resa pericolosa con Sensi (traversa scheggiata) e ancora con Lukaku (gol mangiato). E basta.
Var assoluto protagonista: restituisce all’Inter il gol annullato a Lautaro. E, sull’uno a uno, dice che non è rigore il braccio di Brozovic su cross di Ionita. La cosa più bella della partita l’ha fatta Sensi, decisivo con il giochetto che ha indotto Pisacane al rigore che ha decretato l’1-2 finale. La guerra degli ex più attesi? Coro del pubblico ospite “simpatico” per Nainggolan. E applausi della Sardegna Arena per Barella. Cagliari però ancora a quota zero: la sconfitta è comunque un passo avanti rispetto all’esordio. Prepartita schermistico con il saluto di Bebe Vio, campionessa paralimpica, mondiale ed europea in carica, ospite alla Sardegna Arena.
Tornando al calcio stessa formazione di domenica scorsa per Conte e niente Barella dall’inizio (c’è Vecino, altro ex). Mezza rivoluzione invece per il Cagliari che lancia Olsen tra i pali e sistema a centrocampo tutti i pezzi grossi della campagna acquisti, compreso l’ex Nainggolan davanti alla difesa. Maran gioca a specchio e propone anche lui il 3-5-2 con Pellegrini e Nandez larghi e solo qualche metro più avanti della linea difensiva. E in effetti è totale equilibrio.
Almeno sino all’episodio chiave del primo tempo: al 26′ cross di Sensi, Lautaro Martinez colpisce di testa meglio di Cerri che cerca di opporsi. E la palla finisce all’angolino. L’arbitro annulla, ma il Var dice che il gol è buono. Nella ripresa l’Inter gioca come se fosse già fatta. E sbaglia. Perché Maran butta dentro Simeone. E al 5′ il Cagliari pareggia: cross di Nandez e Joao Pedro fa un gol alla Pavoletti (che non c’è): colpo di testa e palla all’angolino.
L’Inter prova a ad accelerare, ma non trova Lukaku e Lautaro. È pericolosa al 15′ con una punizione di Sensi che scheggia la traversa. Ma è sempre Sensi a inventarsi il dribbling che costringe Pisacane a franare sul suo piede: rigore trasformato da Lukaku. È il gol della vittoria. E Conte sorride ancora.