“Nessuno rimarrà indietro”. La Giunta Solinas cerca di placare le voci allarmate sulla riforma della sanità che si levano dai territori, in particolare da Ogliastra e Sulcis, e anche tra gli stessi consiglieri della maggioranza. “Da ogliastrino non posso che farmi carico del mio territorio – dice l’assessore dei Trasporti Giorgio Todde – quindi voglio rassicurare i cittadini e gli amministratori locali: ho già avuto modo di confrontarmi con l’assessore della Sanità Mario Nieddu. Non esiste un disegno rivolto a derubare l’Ogliastra dei servizi e nella riorganizzazione della rete ospedaliera ci sarà la massima attenzione per le peculiarità di un territorio che ha già sofferto abbastanza per i pesanti tagli operati da chi ci ha preceduto. Vigilerò personalmente affinché gli impegni vengano rispettati”, assicura.

La riforma prevede il ripristino delle Asl – cinque, Gallura compresa – e i movimenti come #giùlemanidallogliastra, ma anche i consiglieri come il dem Salvatore Corrias e il sardista Fabio Usai, hanno già chiarito di non essere d’accordo con questa ripartizione “che esclude i nostri territori”. L’assessore Nieddu ha precisato che “la riforma completa avrà come motore imprescindibile gli Stati generali della Salute, a cui parteciperanno i rappresentanti del territorio. Come già detto dal presidente Solinas, non ci saranno riforme calate dall’alto e i bisogni dei territori saranno al centro di qualsiasi iniziativa”.

Quanto all’Ares, l’azienda regionale della Salute che azzererà l’Ats voluta dalla Giunta Pigliaru, Nieddu ha spiegato: “mantenere centralizzati gli acquisti, la formazione e i concorsi, sarà garanzia di uguale attenzione per tutti. Non ci saranno territori che si accaparreranno tutto a scapito degli altri. Saranno tutelate le peculiarità e garantite le necessità di tutti”. Le stesse rassicurazioni saranno ribadite dal presidente della Giunta Christian Solinas giovedì 5 agosto in occasione del vertice di maggioranza convocato per illustrare la bozza di riforma.

L’idea di costruire un nuovo ospedale a Cagliari non piace all’opposizione, in particolare al M5s. Ma l’assessore della Sanità, Mario Nieddu, appoggia convinto l’impostazione della riforma disegnata dal governatore Solinas e spiega: “alla Sardegna servono ospedali che rispondano ai nuovi criteri, strutture moderne ad intensità di cure e di assistenza”.

“Oggi – precisa – spendiamo enormi quantità di risorse per ristrutturare ospedali, ma rimangono comunque inadeguati. Stiamo mettendo delle pezze a costo di grandi sacrifici per mantenere i presidi in condizioni appena sufficienti. Abbiamo confermato le risorse per gli interventi in edilizia e ammodernamento tecnologico”.

Tuttavia, per l’assessore non basta. Per questo, attacca, “è da irresponsabili affermare che non sia necessario realizzare nuovi ospedali in Sardegna, quando continuiamo a fare affidamento su strutture di oltre cinquant’anni fa, concettualmente e tecnologicamente superate sotto ogni punto di vista”. Il futuro? “Inizieremo a rispondere a questa necessità lì dove l’esigenza di intervento è più forte – annuncia Nieddu – ma l’obiettivo è quello di trovare le risorse e dotare tutta la Sardegna di strutture moderne che possano migliorare sensibilmente la qualità del nostro servizio sanitario”.