Il progetto di riforma del sistema sanitario sardo, che non restituisce la Asl all’Ogliastra, non convince il territorio, in cui inizia una prima levata di scudi da parte di amministratori e associazioni.
Il movimento #giulemanidallogliastra, da anni attivo sul fronte della lotta contro il depotenziamento della sanità territoriale, attraverso un comunicato spiega: “Con grande rammarico in questi giorni stiamo apprendendo dai quotidiani di una ulteriore riforma del sistema sanitario sardo che, già dalle prime battute, appare poco consona per il nostro territorio. Come al solito si prendono decisioni che penalizzano oltremodo il già fragile ‘Sistema Ogliastra’. Non è pensabile che il nostro territorio non abbia una sua Asl per i tanti motivi che abbiamo più volte elencato. Come movimento #giulemanidallogliastra, ma principalmente come cittadini e soprattutto come sardi, ci riteniamo defraudati dei più basilari diritti ed è per questo che fin da ora stiamo mettendo in atto tutta una serie di iniziative atte a far valere il nostro sacrosanto diritto a vivere nel territorio che ci ha visto nascere. In particolar stiamo organizzando una serie di incontri con la popolazione per renderla partecipe ed informata di ciò che sta accadendo”.
Per i rappresentanti del movimento “l’interesse più volte mostrato dai rappresentanti regionali verso i territori disagiati caratterizzati da problemi geografici, demografici e orografici, alla luce della nuova riforma, sembrano problemi senza alcuna rilevanza. Nei prossimi giorni comunicheremo il calendario delle nostre azioni in merito, ma diciamo già fin da ora che questa riforma va rivista perché non garantisce equità a tutti i territori della Sardegna”.