Open Arms ancora alla fonda di Lampedusa. Intanto hanno trascorso la loro prima notte sulla terraferma nell’hotspot dell’isola, dopo 16 giorni vissuti sul ponte della nave, i 27 ragazzi fatti sbarcare ieri in quanto minori non accompagnati; 8 di loro però, come ha reso noto ieri sera il ministro dell’Interno Matteo Salvini, hanno poi dichiarato di essere maggiorenni. Il più piccolo del gruppo avrebbe 14 anni, gli altri tra i 16 e i 17 anni. Secondo il responsabile del poliambulatorio dell’isola, Francesco Cascio, le loro condizioni sono buone. “Tant’è – spiega – che all’arrivo in banchina sono stati visitati dallo staff medico e non avendo alcuna patologia” sono stati condotti direttamente nell’hotspot.
E secondo quanto si apprende dall’ispezione, disposta dalla Procura di Agrigento, non sarebbero emerse particolari criticità igienico-sanitarie da far scattare l’emergenza.
Il premier spagnolo Pedro Sancher ha annunciato di aver offerto il porto di Algesiras, in Andalusia, per lo sbarco dei migranti a bordo della nave Open Arms. “Ho indicato che il porto di Algeciras sia abilitato per ricevere OpenArms. La Spagna agisce sempre nelle emergenze umanitarie. È necessario stabilire una soluzione europea, ordinata e di supporto, che guidi la sfida migratoria con i valori del progresso e dell’umanesimo dell’Ue”, ha scritto Sanchez su Twitter.
“Non abbiamo rifiutato l’offerta della Spagna, solo fatto presente che dopo 17 giorni in mare con 107 persone stremate e la situazione di emergenza a bordo non siamo in grado di affrontare 7 giorni di mare”, ha spiegato la Ong a proposito dell’offerta di un porto sicuro in Spagna. Immediate le parole del ministro Salvini: “La Ong spagnola rifiuta il porto offerto dalla Spagna – ha scritto su Twitter -! Incredibile e inaccettabile, organizzano crociere turistiche e decidono loro dove sbarcare??? Io non mollo, l’Italia non è più il campo profughi d’Europa”.
Anche la Francia si è detta pronta ad accogliere 40 migranti della Open Arms, riporta un tweet della France Presse.
Cinque naufraghi, con addosso giubbotti-salvagente, si sono gettati dalla Open Arms tentando di raggiungere a nuoto la costa di Lampedusa. Per evitare il peggio alcuni volontari della Ong si sono tuffati e hanno riportato i migranti sulla nave. A bordo scene di panico, con le donne in lacrime. Per il fondatore della Ong, Oscar Camps, la “situazione è insostenibile”.