Distributori di carburante sul piede di guerra. L’Associazione Nazionale Gestori Autonomi Carburanti ha annunciato un nuovo sciopero della durata di 3 giorni, anche in Sardegna.
“Considerato che oggi – si legge nella nota diramata – il margine gestore mediamente è tra 2 e 3 centesimi a litro, per fare un esempio un impianto medio da 1 milione di litri venduti ha una remunerazione oraria, rapportata al lungo orario obbligatorio imposto, di circa 3 euro all’ora, col paradosso che a differenza dei nostri dipendenti non abbiamo nemmeno diritto a ferie, malattie, permessi e dobbiamo accollarci interamente il rischio d’impresa e la partecipazione economica, in pratica agiamo da banche per le compagnie e da esattori per conto dello Stato con tutti i rischi connessi essendo diventati il maggiore bersaglio della criminalità”.
“Visto che tutte le nostre richieste ad oggi sono rimaste totalmente ferme” continua il comunicato, “per rivendicare i nostri legittimi diritti ci troviamo costretti a indire lo
Sciopero con chiusura totale degli impianti nei giorni 21, 22 e 23 agosto
prossimi per protestare contro i margini da fame e il rischio fallimento delle nostre
attività con conseguenti problematiche della rete distributiva dei carburanti sarda e rischio
paralisi dell’intero comparto regionale”.
Inoltre il giorno 21 agosto si svolgerà in via Roma pressi Consiglio Regionale la
manifestazione dei Gestori “per denunciare pubblicamente la violazione dei nostri diritti”.