“Nella giornata che ricorda il sacrificio del lavoro italiano nel mondo, voglio rivolgere un pensiero anche ai sardi vittime del lavoro nel bacino minerario dell’Isola. Oltre che ai tanti appartenenti alle forze dell’ordine, morti nell’esercizio del proprio lavoro al servizio della comunità”.
Lo ha detto il presidente della regione Christian Solinas durante la cerimonia, questa mattina a Villa Devoto, per la celebrazione della ‘Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo’, alla quale hanno partecipato anche l’assessora del Lavoro, Alessandra Zedda, don Ottavio Utzeri e il direttore regionale dell’Inail, Enza Scarpa. La giornata è stata istituita nel 2011 dal Presidente della Repubblica, in ricordo della tragedia di Marcinelle (8 agosto 1956), cittadina mineraria del Belgio, dove morirono 262 minatori, 136 dei quali italiani. “La Sardegna è terra di emigrati che con il loro lavoro hanno contribuito al progresso sociale e spirituale delle nazioni dove si sono stabiliti – ha aggiunto Solinas – Protagonisti del lavoro italiano nel mondo che meritano di essere ricordati anche in questa giornata”. “Un doveroso ricordo di quella triste vicenda, che consente di esaltare il valore del lavoro – ha detto l’assessora Zedda – È nostro dovere dare giusta dignità ai lavoratori sardi, combattendo con forza la disoccupazione, anche grazie alla sfida, che dobbiamo assolutamente vincere, delle politiche attive del lavoro, che nei prossimi anni vedranno importanti investimenti”.