Manifestazione di protesta sulla Sassari-Olbia per chiedere la nomina di un commissario straordinario e lo sblocco dei cantieri ingessati da burocrazia e fallimenti. La mobilitazione è scattata al km 28 della strada statale 597, sede del lotto 2, dove si sono riuniti i Consigli comunali dei centri attraversati dai cantieri della quattro corsie, diventata ormai un monumento all’incompiuta.

“Circa due mesi fa, quando il ministro Toninelli ha fatto visita ai cantieri della Sassari-Olbia, abbiamo chiesto che sia nominato un commissario straordinario in capo alla Regione e non all’Anas, che già gestisce gli appalti, per sbloccare la situazione e arrivare al completamento dell’opera, ma finora non abbiamo ricevuto risposte, e nulla è cambiato – denuncia il sindaco di Ozieri Marco Murgia – I cantieri bloccati restano fermi, e su quella strada incompiuta si continua a morire”. Al suo fianco i sindaci e consiglieri di Ardara, Berchidda, Codrongianus, Florinas, Monti, Olbia, Oschiri e Ploaghe.

“Vogliamo ribadire l’assoluta necessità e urgenza che la quattro corsie sia ultimata al più presto – spiega il primo cittadino di Ploaghe Carlo Sorgiu – Come abbiamo già indicato al ministro Toninelli, la soluzione più idonea ci pare quella di nominare un commissario che sblocchi i cantieri e acceleri le procedure burocratiche. Tutto il nord Sardegna ha già pagato un prezzo troppo alto per questa incompiuta. È davvero ora che si metta fine alle morti e ai disagi che questa strada a metà sta causando”.

Solidali con la protesta dei sindaci anche i gruppi consiliari del centrosinistra in Regione, che sull’argomento hanno depositato una mozione rivolta al presidente Solinas e all’assessore ai Lavori pubblici, con la quale chiedono l’impegno della Giunta per la nomina di “un commissario governativo munito dei poteri necessari, affinché possa intervenire per ridurre i tempi delle procedure di realizzazione dell’opera e giungere quanto prima al suo completamento”, si legge nel documento che vede come primo firmatario l’esponente del Pd Giuseppe Meloni.