“Dobbiamo avere il coraggio di abbandonare politiche di transizione come quella della dorsale del metano, e accelerare il graduale superamento dei combustibili fossili”.
Lo scrive in una nota la consigliera regionale dei Progressisti, Maria Laura Orrù, illustrando le ragioni di una mozione firmata dagli otto consiglieri del gruppo e che impegna il presidente della Regione Christian Solinas e la Giunta “a dichiarare lo stato di emergenza climatica e ambientale in Sardegna”. Si tratta, spiega, di “un’assunzione di consapevolezza, coordinando e rafforzando iniziative volte al contrasto del cambiamento climatico, da considerare una priorità trasversale ai propri piani e programmi, alle politiche economiche e agli accordi da perseguire”.
Nello stesso tempo, il documento impegna a “sostenere obiettivi più ambiziosi per decarbonizzare l’economia”, e a richiedere “l’esclusione dal patto di stabilità delle spese delle Regioni volte alla riduzione delle emissioni climalteranti e all’adattamento al cambiamento climatico, con particolare riguardo all’efficienza energetica e alo sviluppo di rinnovabili”. “In Sardegna – sottolinea Orrù – a pagare le conseguenze è chi ha meno risorse: come le comunità dell’interno della nostra isola con il fenomeno dello spopolamento, le comunità rurali, i poveri, i lavoratori a basso reddito, i giovani, le donne, i senzatetto, le persone con disabilità e persone fisicamente meno fortunate”. Quindi, ribadisce, “il governatore e l’assessore dell’Ambiente si impegnino ad assumere iniziative incisive al fine di sostenere un nuovo sviluppo sostenibile dei diversi territori dell’isola e avviare una importante campagna di informazione e sensibilizzazione, capace di modificare in meglio i comportamenti e le abitudini dei sardi”.