La Regione ha ceduto a prezzo simbolico al Comune di Oschiri l’ex Ospedaletto militare. Prosegue così il piano portato avanti dall’assessorato regionale degli Enti locali per la vendita ai Comuni dei beni del patrimonio immobiliare dismesso dallo Stato e trasferito alla Regione ai sensi dell’articolo 14 dello Statuto sardo.
Il complesso immobiliare, utilizzato durante la seconda guerra mondiale come ospedale militare, si estende su un terreno di più di tre ettari e comprende anche una chiesa. Il valore delle infrastrutture era stato stimato dall’Ufficio tecnico erariale, nel 1997, in 550 milioni di lire. La cessione al Comune non era stata mai perfezionata perché il ministero delle Finanze, nel periodo dall’ottobre del 1973 al 1990, aveva modificato la base economica della trattativa per ben cinque volte. Il Comune di Oschiri aveva realizzato le opere di infrastrutturazione primaria, visto che i fabbricati erano occupati da tempo da cittadini di Oschiri, proprio in considerazione delle intese raggiunte sul prezzo con l’Amministrazione finanziaria e che però da questa venivano di volta in volta superate.
Una vicenda che si è conclusa nei giorni scorsi con la firma del contratto tra il direttore del servizio Demanio, Patrimonio e Autonomie locali di Sassari e Olbia Tempio dell’assessorato regionale degli Enti locali e il responsabile dell’Area tecnica del Comune di Oschiri. Prezzo simbolico: un euro per cespite, in tutto 78 euro.