Violenta grandinata a Pescara e su parte della costa abruzzese, con chicchi grandi come arance. Numerose le persone rimaste ferite, che stanno arrivando in pronto soccorso a Pescara. Nel capoluogo adriatico, in particolare, il fenomeno ha provocato danni consistenti: auto danneggiate, parabrezza e vetri infranti, tetti danneggiati. Numerosi i disagi per la circolazione anche nell’entroterra. Sulla superstrada che da Teramo conduce al mare automobili attualmente ferme in coda per scarsa visibilità. Nei centri abitati si segnalano i primi danni alle automobili, molte con il parabrezza sfondato dalla grandine.
La Guardia Costiera di Rimini ha soccorso e recuperato un bagnante, sorpreso da un improvviso nubifragio. L’uomo, che si era aggrappato a alcune briccole, pali in legno a circa 500 metri dalla riva, è stato anche visitato dal 118 perché in stato di ipotermia e sotto choc. Verso le 9.40 un bagnino del bagno 26 aveva chiamato la Capitaneria di Porto, segnalando la presenza del bagnante, in un’area vietata alla balneazione, vicino a vasche di laminazione del torrente Ausa. Probabilmente si era diretto lì per cercare riparo. Una motovedetta destinata al servizio di ricerca e soccorso è uscita e ha raggiunto l’uomo in difficoltà.
Nuove grandinate, tra ieri pomeriggio e questa mattina, hanno colpito l’Emilia-Romagna con ripercussioni pesanti nei campi da Piacenza a Rimini: a subire danni le colture di pomodoro e mais nel Piacentino, di cereali nel Bolognese e di pesche nettarine in Romagna. A lanciare l’allarme è la Coldiretti regionale. A Loiano (Bologna), spiega la confederazione, i danni maggiori li hanno subiti i cereali non ancora trebbiati, mentre nel Cesenate i frutteti “sono stati bersagliati da chicchi di grandine grandi come uova”. “La grandine – sottolinea Coldiretti – è l’evento atmosferico più temuto dagli agricoltori in questo momento perché i chicchi si abbattono su verdure, frutta e cereali prossimi alla raccolta provocando danni irreparabili alle coltivazioni mandando in fumo un intero anno di lavoro”. La tendenza alla “tropicalizzazione” per Coldiretti compromette le coltivazioni nei campi con costi stimati in oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.
Il maltempo della mattina ha provocato pesanti disagi alla circolazione ferroviaria in Romagna, in particolare nel Ravennate. La linea Ravenna-Rimini e bloccata dalle 9.30, fra Cervia e Lido di Classe, per danni alla linea elettrica, anche a causa di alberi che sono caduti sulle linee. Disagi anche sulla Bologna-Ravenna, fra Russi e Ravenna. Su questa linea la circolazione è pesantemente rallentata, ma non è completamente bloccata. Sono stati attivati una decina di bus per fare i servizi sostitutivi fra Ravenna e Rimini e fra Castel Bolognese e Ravenna ed è stata potenziata l’assistenza ai clienti nelle stazioni.