Il concerto di Vasco Rossi a Cagliari ha scatenato, vecchi e nuove polemiche, sull’organizzazione degli eventi in città, ma rispetto a prima c’è una grande novità: una nuova amministrazione comunale.
Ieri le agenzie di stampa e i giornali hanno riportato più o meno integralmente una nota stampa di Sardegna Concerti a firma Massimo Palmas, si proprio lui, il “salvatore della patria”.
Nella nota si afferma che: “l’accoglienza della città di Cagliari è stata pessima, soprattutto a livello istituzionale”, non siamo noi a dover difendere la vecchia amministrazione a guida Zedda, ma sicuramente invece possiamo e dobbiamo raccontare anni di storia della città.
Partendo da una domanda, Sardegna Concerti parla a nome anche di Live Nation quando critica la gestione della Fiera e l’amministrazione comunale? la domanda sorge spontanea perchè proprio la Live Nation ha appena annunciato la data di Tiziano Ferro alla Fiera Campionaria per il 2020.
Sulla vicenda interviene l’ex assessore alla Cultura del Comune di Cagliari, Paolo Frau che precisa in maniera inequivocabile che fino al 31 marzo l’amministrazione comunale ha fatto il possibile per favorire una sinergia tra Fiera, Comune e organizzatori, ma che è totalmente falso parlare di gratuità dello spazio.
Inoltre l’ex assessore precisa che il regolamento per i costi della polizia municipale sono stati approvati dal Commissario e che la Giunta Zedda non c’entra nulla sulla vicenda.
Costi di gestione, polemiche sul numero di ambulanze e costi per la polizia locale, ma alla fine del comunicato sembra essere chiaro il motivo della missiva: caro Paolo Truzzu torno io a Cagliari, perché serve un’opera di coordinamento e di indirizzo per i grandi eventi.
Sembra proprio questo il vero motivo del comunicato di Sardegna Concerti che ricordiamo ha diversi guai giudiziari sulla gestione dell’Anfiteatro romano e Michele Palmas, fratello di Massimo ha una condanna insieme a Gerolamo Solina, si quell’ex dirigente del Comune di Cagliari che più volte è stato visto fianco a fianco con Paolo Truzzu in campagna elettorale.