Sono indagati per omicidio i genitori della bimba di otto mesi morta nel Salernitano. Si tratta di un atto dovuto per poter effettuare esami specifici, in primis l’autopsia. Sul corpo della piccola sono stati riscontrate lesioni, lividi, ecchimosi ed escoriazioni. La bimba, residente con la famiglia a Sant’Egidio del Monte Albino (Salerno), nel quartiere San Lorenzo, è arrivata intorno alle 3.30 già priva di vita nell’ospedale “Umberto I” di Nocera Inferiore. L’autopsia sarà effettuata lunedì pomeriggio e servirà a chiarire anche la genesi delle lesioni.
Qualcuno ha messo sui gradini della casa dove viveva un mazzolino di fiori bianchi. Nel quartiere dove la piccola viveva con la famiglia sono tutti sconvolti ma tutti, ammettono, sapevano. Sapevano e ora raccontano che il papà della bimba aveva un passato con problemi di tossicodipendenza – era da poco scappato da una comunità – e sapevano che aveva anche precedenti. Sapevano ancora, nel quartiere, almeno così raccontano, che la mamma della piccola veniva picchiata anche se lei non aveva mai presentato nessuna denuncia.
Le liti, certo, spesso i vicini le sentivano così come sentivano, altrettanto spesso, i bimbi piangere. La bambina aveva anche un fratellino, di circa due anni, ed ora tutti si chiedono quale sia il suo destino. Qualcuno prende il cellulare e mostra una foto della piccola: “Era una bambola” dice la vicina di casa.
In un negozio poco distante ammettono: “Certo che sapevamo che la famiglia aveva problemi e lo sapeva anche il Comune ma nessuno avrebbe mai immaginato che si fosse arrivati a questo punto”.
La famiglia era già “attenzionata dai servizi sociali”, conferma il sindaco di Sant’Egidio Monte Albino, Nunzio Carpentieri. “I nostri servizi sociali avevano ricevuto alcune segnalazioni in merito alla famiglia della piccola e a quanto ci risulta avevano anche effettuato delle visite – riferisce il sindaco – sto per incontrare gli addetti dei servizi sociali per capire cosa è stato fatto e quale erano le problematiche relative a quella famiglia”.
“Di sicuro è un fatto sconvolgente ed è altrettanto certo che qualcosa non ha funzionato – conclude il primo cittadino – ora cercherò di capire cosa. La famiglia della piccola viveva nel nostro comune da qualche anno, li ho sposati proprio io”.