Portare a termine il progetto di accorpamento delle Associazioni provinciali degli allevatori (Apa) assicurando il mantenimento dei livelli occupazionali e garantendo l’efficienza del sistema dei controlli nelle aziende zootecniche.
Questo l’obiettivo della commissione Agricoltura del Consiglio regionale presieduta da Paolo Maieli (Psd’Az), che oggi ha sentito i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil e una delegazione dei lavoratori delle ex Apa. In audizione le sigle hanno ricordato le tappe che hanno portato al commissariamento delle associazioni, in particolare il piano di riorganizzazione che ha lasciato fuori molti dipendenti: 37, dei 93 in organico, sono stati licenziati, mentre gli ex dipendenti di Cagliari e Oristano lamentano oltre un anno di stipendi arretrati. “In questi mesi non abbiamo avuto nessuno confronto con i commissari delle Apa – ha detto la segretaria della Uila Gaia Garau – il prezzo di questa triste vicenda è tutto sulle spalle dei lavoratori”.
“L’assessorato aveva individuato insieme a noi un percorso per garantire il riassorbimento del personale in esubero – ha ricordato Bruno Olivieri della Fai-Cisl – chiediamo che non venga interrotto”. Anna Rita Poddesu di Flai Cgil ha chiesto direttamente il riassorbimento dei 37 e il pagamento degli stipendi arretrati. All’audizione ha partecipato anche l’assessora all’Agricoltura, Gabriella Murgia. “Oltre al problema dei lavoratori c’è un altro aspetto importante di cui tener conto – ha chiarito – il settore zootecnico sardo ha una sua specificità che merita di essere seguita con attenzione”.
Dai lavoratori, infine, è arrivata una proposta operativa: “Approvare un piano aggiuntivo di intervento che preveda l’aumento delle giornate di controllo nelle aziende: questo garantirebbe il reintegro dei lavoratori licenziati”.