La Corte d’Assise d’appello di Cagliari, presieduta da Gemma Cucca, ha confermato la condanna a 30 anni di carcere inflitta in primo grado a Gianni Murru, il tabaccaio 47enne di Iglesias che uccise la moglie, Federica Madau, 32 anni, intenzionata a separarsi.
I giudici hanno accolto la richiesta di conferma pronunciata dalla Procuratrice generale Francesca Nanni, al termine del processo celebrato a porte chiuse perché l’imputato – già dal primo grado – aveva chiesto e ottenuto di essere giudicato con il rito abbreviato.
L’omicidio era avvenuto la sera del 2 marzo del 2017 a Iglesias: la donna era stata uccisa con dieci coltellate alla gola dall’uomo da cui si voleva separare. Era andata da lui per riprendersi le tre figlie, visto che si era trasferita dai genitori a seguito di una separazione molto tesa.
Secondo l’accusa il delitto era stato premeditato, mentre per l’avvocato difensore Gianfranco Trullu l’imputato, al momento del fatto, aveva una capacità di intendere e di volere scemata.