Oltre 800 chili di spazzatura raccolta in sole tre ore. Un vasto campionario di rifiuti che va dalle bottiglie in plastica e vetro alle lattine, passando per le centinaia di retine contenitive per i mitili fino agli pneumatici d’auto.
È il bilancio della mattinata odierna dedicata alla pulizia di una porzione del litorale del Lido del Sole, quella antistante allo storico Hotel Caprile, meta di bagnanti, amanti della pesca e, visti i risultati, di orde di incivili.
Venti i volontari, nonostante la giornata festiva ed il caldo, hanno contribuito attivamente all’iniziativa lanciata dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, supportata nella comunicazione social dal WWF Sub (Save UnderWater Biodiversity) e patrocinata dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).
In prima linea, sui fronti spiaggia e mare, i membri dell’associazione ambientalista Velapuliamo, con in prima fila il Sindaco di Riola Sardo, Mauro Saba; i divers delle società Wase Diveducation, Leila Diving, Mediterraneo Sport; due imprese del settore dei lavori marittimi Commercial Diving Services, e Dilamar; la società Cosir – che ha messo a disposizione il proprio personale, un mezzo cassonato per il conferimento in discarica, buste e guanti – e la De Vizia, che ha posizionato, per l’occasione, i cassonetti per la raccolta della spazzatura.
Supporto a mare è stato garantito dagli uomini della Capitaneria di Porto di Olbia che hanno verificato lo svolgimento in sicurezza delle pulizie del fondali da parte dei sub volontari.
Come già avvenuto lo scorso anno a Cala Saccaia, scelta dal WWF a chiusura della campagna nazionale plastic free, lo scopo di “Puliamo Lido del Sole” è quello di sensibilizzare ancora una volta la comunità alla tutela dei litorali, del mare e alla diffusione di buone pratiche nella loro fruizione.
“La mattinata odierna dedicata alla pulizia del Lido del Sole, per la quale ringrazio tutti i volontari – spiega Massimo Deiana, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – è sicuramente un bellissimo esercizio di democrazia e senso civico. Tale consapevolezza dovrebbe essere, però, esercitata 365 giorni all’anno e non solo in queste occasioni. Così come l’indignazione dovrebbe essere rivolta non solo alle istituzioni chiamate alla pulizia e al mantenimento del decoro, ma anche, e soprattutto, a tutte quelle persone che, senza alcun senso di civiltà, contribuiscono quotidianamente a deturpare l’ambiente e la nostra principale ricchezza: il mare e le spiagge”.