Con la firma sul decreto di archiviazione della Gip del Tribunale di Cagliari, Lucia Perra, che ha accolto la richiesta del pubblico ministero Giangiacomo Pilia, si è chiuso definitivamente dopo sei anni il procedimento penale nei confronti del direttore generale di Abbanoa, Sandro Murtas, degli ex amministratori unici, Carlo Marconi e Alessandro Ramazzotti, e dell’ex credit manager Massimo Cossu, finiti sotto indagine con l’ipotesi di mobbing nei confronti di alcuni dipendenti.

Lo scorso anno, il pm Pilia aveva già chiesto l’archiviazione ma la Gip aveva ordinato un supplemento d’indagine per la richiesta di due dipendenti (parti offese) che sostenevano di essere state ‘mobbizzate’ dal direttore generale. Gli accertamenti della Procura del capoluogo hanno convinto il titolare del fascicolo a sollecitare nuovamente la richiesta di archiviazione. Nessun reato, dunque, perché Murtas – come scrive il giudice nel decreto – “agì spinto dall’interesse pubblico di risollevare la società Abbanoa Spa dallo stato di crisi in cui si trova”. L’inchiesta in origine era nata sui conti in rosso di Abbanoa, la società che gestisce la risorsa idrica in Sardegna, ma poi – dopo l’intervento della Regione e il risanamento – era virata su ipotesi di mobbing nei confronti di alcuni lavoratori.

“Abbanoa è stata oggetto di un lungo processo di ristrutturazione aziendale – si legge in una nota del gestore idrico – che ha avuto come unico obiettivo (prefissato e raggiunto con successo) il superamento del disastro ereditato dalle gestioni frammentate del passato”.