Sono attesi a Cagliari nei prossimi giorni gli ispettori del ministero della Giustizia che sono chiamati a ricercare le cause del mancato deposito delle motivazioni della sentenza di secondo grado per Graziano Mesina, l’ex primula rossa del banditismo sardo, ritornato libero dopo una condanna a 30 anni di carcere, anche se lui si è sempre professato innocente. Lo rivela un noto quotidiano regionale.
A 77 anni, Mesina, è, infatti, rientrato nella “sua” Orgosolo (Nuoro) dopo che per sei anni ha atteso in cella le motivazioni della sentenza della Corte d’Appello che lo aveva ritenuto colpevole di traffico internazionale di droga. Ora il ministero vuole vederci chiaro e capire cosa ha provocato questo ritardo.