Proseguono i sopralluoghi della commissione Sanità presieduta da Domenico Gallus (Misto) nelle strutture ospedaliere dell’isola. Dopo il Mater Olbia, oggi i commissari hanno visitato i due presidi di Ghilarza e Bosa dove carenza di personale e di attrezzature costituiscono le criticità più importanti. “In entrambi abbiamo incontrato medici e personale molto motivati – ha raccontato Gallus – è grazie al loro spirito di sacrificio se i due ospedali sono ancora aperti”.
Per il presidente del parlamentino non c’è un rischio chiusura. “Rivendichiamo l’applicazione della riforma della rete ospedaliera, basta questo per garantire la salvezza di Ghilarza e Bosa”. Di personale carente ha parlato anche la segretaria della commissione, la consigliera M5s Carla Cuccu: “Il numero dei medici è insufficiente, mancano inoltre chirurghi, psichiatri, rianimatori, anestesisti, infermieri. A Ghilarza, in particolare, il personale medico conta tra i 100 e i 150 giorni di ferie in arretrato. Il centro d’ascolto per le patologie degli anziani e i disturbi comportamentali è seguito da due sole infermiere. A Bosa la situazione non è tanto diversa. La Sanità è senza dubbio la prima emergenza regionale a cui dare risposte concrete. Sono strettamente necessari nuovi concorsi, con la previsione di una riserva per i medici sardi”.
In particolare, ha osservato Cuccu, “ciò che manca è una programmazione gestionale che formi il personale in tempo utile. È urgente un censimento della pianta organica. Per avere una buona Sanità bisogna ripartire dalle risorse umane”.