“La commissione Autonomia avrà un ruolo attivo e di proposta nella nuova disciplina degli Enti locali, ma anche di controllo sulla Giunta relativamente alle risorse da destinare a favore dei Comuni”. Così il presidente del parlamentino Pierluigi Saiu (Lega) al termine della seduta alla quale ha preso parte anche l’assessore competente Quirico Sanna.
“Abbiamo inquadrato i principi generali della riforma per come la vogliamo portare avanti – ha spiegato Saiu – alcuni punti sono condivisi: ridare dignità amministrativa e finanziaria alle Province, riconsegnare ai cittadini il diritto di scegliere da chi essere governati negli Enti intermedi”. Secondo l’assessore Sanna, che già prima dell’audizione aveva anticipato la necessità di una riorganizzazione in cinque Province, “la discussione è andata bene: ho riscontrato – ha detto – uno spirito di collaborazione che fa ben sperare”.
Sulle Unioni di Comuni introdotte dalla riforma Erriu nella passata legislatura, l’attuale titolare degli Enti locali chiarisce: “io sono per la volontarietà, non per l’obbligatorietà”. L’assessore poi, al di là delle quattro Province storiche e della Gallura, non ritiene che altri territori possano aspirare a diventare Provincia. Non l’Ogliastra, per esempio.
“Ha trentamila abitanti, quanto un quartiere di Olbia”, ha argomento Sanna. Ma su questo Saiu è più possibilista: “Dovremmo valutare l’ipotesi che atri territori della Regione con caratteristiche di omogeneità culturale ed economica possano ottenere il riconoscimento”.