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Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa candidato con il Pd, ha scelto: il suo seggio all’europarlamento sarà quello dell’Italia insulare- Sicilia-Sardegna e non quello dell’Italia centrale, dove è risultato comunque eletto.

Si infrangono così le speranze per la Sardegna di avere un proprio rappresentante a Strasburgo. Ad annunciarlo lo stesso Bartolo durante una conferenza stampa alla Camera.

“Resto nelle isole che hanno più bisogno, perché sono quelle più disagiate e più abbandonate. Sono quelle che hanno forse bisogno di più rispetto a tutto il resto. Mi dispiace per l’Italia centrale ma loro capiranno – ha detto – non è che li abbandonerò: ovviamente sarò anche per tutta l’Italia. Qualcuno sa ci resterà male però, ecco, io dovevo fare una scelta ed è questa”.

A restare a bocca asciutta è il sindaco di Nuoro, Andrea Soddu, il più votato in Sardegna con 69.511 preferenze ottenute alle europee. In questi giorni su Pietro Bartolo si era fatto sentire il pressing dei sardi con diversi esponenti politici che hanno sollecitato il medico di Lampedusa e scegliere l’altro collegio in cui era stato eletto, quello dell’Italia centrale dove aveva ottenuto 139.106 voti, rispetto ai 135.098 delle Isole.

Il segretario regionale del Pd sardo, Emanuele Cani avrebbe dovuto portare oggi pomeriggio la questione sul tavolo di Zingaretti nella direzione nazionale dem, ma Bartolo ha spiazzato tutti scegliendo il seggio Sicilia-Sardegna.

“Ora è assolutamente necessario modificare la legge elettorale e far sì che la Sardegna possa esprimere i propri rappresentanti nel Parlamento europeo”. Lo ha dichiarato Andrea Soddu che non approderà a Strasburgo perché Pietro Bartolo, risultato eletto con Pd-Siamo europei nei due collegi Italia centrale e Italia Insulare, alla fine ha optato per quest’ultimo impedendo così a Soddu di ottenere il seggio. “Assistiamo a un difetto di democrazia, un attacco alla Sardegna che non avrà nessun europarlamentare – ha aggiunto il candidato sconfitto – il paradosso è che nella Regione sono stato l’unico in grado di battere Matteo Salvini (in Sardegna leader della Lega ha ottenuto 57.981 preferenze, Soddu 65.565, ndr) eppure questo mandato ricevuto dagli elettori non è stato sufficiente”. “Il fatto che la Sardegna resti senza rappresentanti a Strasburgo costituisce un ingiustizia”, sottolinea Soddu, per questo invita il segretario nazionale del Pd, Nicola Zingaretti, “a intercedere con Pietro Bartolo affinché accetti il collegio dell’Italia centrale”. “Ringrazio tutti quelli che mi hanno sostenuto, non meritano di vedere deluse le proprie aspettative – continua il sindaco di Nuoro – auspico che si arrivi a una soluzione che metta davvero al centro quei temi dell’uguaglianza e della solidarietà che sono stati il pilastro della campagna elettorale dei candidati del Pd. Se questo non dovesse avvenire, se i sardi non saranno rappresentati in Europa – conclude – il centrosinistra non avrà nessun futuro in Sardegna”.

“Il Pd e il segretario non intervengono? Mi pare un modo elegante e comodo di voltarsi dall’altra parte”. Così la deputata sarda Romina Mura dopo la decisione di Pietro Bartolo di optare per il collegio Isole, lasciando così la Sardegna fuori dal Parlamento europeo. “Spero che nel corso della direzione nazionale che si sta svolgendo a Roma possa cambiare qualcosa”, è l’auspico di Mura. Tra le poche voci fuori dal coro nel centrosinistra sardo, quella di Articolo Uno che ribadisce “il sostegno dato al medico di Lampedusa Pietro Bartolo: la sua è un’elezione significativa e legittima, qualsiasi scelta venga fatta sull’assegnazione dei seggi”. “Bartolo – spiegano gli esponenti di Articolo Uno – rappresenta un simbolo e un interesse politico che spinge verso una direzione ben precisa: umanitaria e di solidarietà alla quale il nostro partito si lega, non ne faremo quindi una questione di campanilismo strumentale”.