L’Isde Medici per l’Ambiente ha promosso un convegno a Cagliari sul tema della sperimentazio della tecnologia 5G, annessa alla telefonia mobile.
L’evento si svolgerà sabato 1 giugno alle 9.30 presso l’Hostel Marina (Scalette San Sepolcro).
“In Sardegna Cagliari, Noragugume, Pompu e Segariu saranno i laboratori di sperimentazione, su tutto il territorio italiano, milioni di residenti saranno esposti a campi elettromagnetici ad alta frequenza con densità espositive sino ad ora inesplorate su così ampia scala”, afferma l’Isde.
“In tutto il mondo si mobilitano scienziati e cresce la lista dei sindaci che si oppongono alla sperimentazione nelle proprie città, la ministra dell’Ambiente Céline Fremault, ha fermato la sperimentazione a Bruxelles, dichiarando che “i cittadini non sono cavie e servono standard di sicurezza”, incalza il movimento.
“In Svizzera, benché leader in Europa per la nuova sperimentazione, già frenano sulla costruzione della rete a partire dal Cantone tedesco, in Italia, Firenze e altre città prima candidate, non aderiscono”… “Indipendentemente dagli effetti biologici più noti e generali dell’elettromagnetismo ad alta frequenza, non si può negare, alla luce delle evidenze scientifiche già esistenti, che i rischi per la salute dei cittadini esposti è reale e preoccupante”, afferma l’Isde.
“Isde Italia, nel rispetto del Principio di Precauzione ha ritenuto opportuna la richiesta di due moratorie per l’esecuzione delle “sperimentazioni 5G” su tutto il territorio italiano, Sardegna compresa, sino a quando non sia adeguatamente pianificato un coinvolgimento attivo degli enti pubblici deputati al controllo ambientale e sanitario e non siano messe in atto valutazioni preliminari di rischio secondo metodologie codificate e un piano di monitoraggio dei possibili effetti sanitari sugli esposti, che dovrebbero in ogni caso essere opportunamente informati dei potenziali rischi nel rispetto della normativa europea”, conclude la nota.