Abbanoa, gestore unico delle acque in Sardegna, corre a i ripari dopo il tentativo di truffa nel quale stava per cadere un’anziana di Cagliari, raggirata da un falso operatore che con la scusa di controllare le bollette le ha chiesto prima un acconto per poter usufruire del fantomatico rimborso.
Fortunatamente la donna ha avuto dei dubbi ed ha chiamato un parente per chiedergli come comportarsi, ma il malintenzionato, capita la mala parata, è fuggito. La polizia è sulle sue tracce.
L’ente spiega che gli operatori che eseguono interventi domiciliari sulle utenze sono riconoscibili, esibiscono il tesserino e non chiedono mai di eseguire pagamenti al momento dell’intervento. Il Gestore unico precisa, infatti, che in nessun caso il cliente deve consegnare denaro al personale. Tutti i pagamenti verso l’azienda vengono fatti, per chi non ha attivato la domiciliazione bancaria, con bollettino premarcato postale, bonifico bancario, oppure tramite il sito internet (Sportello online) e l’applicazione per i cellulari (Hype Wallet).
Attenzione anche a chi si presenta con il pretesto di effettuare verifiche negli impianti interni delle abitazioni. Sebbene i tecnici di Abbanoa siano riconoscibili, è purtroppo possibile imbattersi in truffatori di professione che con la scusa di verificare che i lavori nelle strade non abbiano danneggiato i tubi interni o di leggere il contatore o, ancora, di verificare se in casa ci siano perdite, trovano il modo di intrufolarsi nelle case, specie quando hanno a che fare con anziani o persone indifese. Per non incorrere in situazioni di pericolo Abbanoa consiglia ai clienti che dovessero notare comportamenti anomali di sedicenti tecnici, di chiamare le forze dell’ordine.