I Carabinieri di Porto Rotondo (Olbia) hanno eseguito un ordine di cattura internazionale nei confronti di un cittadino olbiese, di origine marocchina, residente a San Pantaleo. Non molto tempo fa i genitori di B. G., 25enne, si erano recati in caserma per denunciare la scomparsa del figlio perché si trovava in Germania e non dava più sue notizie da tempo. Fatte le verifiche del caso era emerso che lo stesso non era scomparso, bensì era stato arrestato dalla Polizia tedesca per un furto compiuto a Lipsia nel 2015 con altri complici, motivo per cui i genitori non avevano più ricevuto sue notizie.

Verosimilmente, rimesso in libertà dopo un periodo di reclusione preventiva, è rientrato in Italia ed è tornato dalla famiglia a San Pantaleo. Nel fine settimana si è recato dai Carabinieri di Porto Rotondo per denunciare lo smarrimento della carta d’identità e dai controlli è emerso che nei suoi confronti pendeva un ordine di cattura internazionale esteso grazie alla collaborazione con ‘Sirene’, l’organo di cooperazione internazionale tra Forze di Polizia, per furto aggravato e danneggiamento. B. G. è stato nuovamente arrestato e trasferito nel carcere di Sassari dove si trova in attesa delle procedure di internazionalizzazione.

Da quanto comunicato dalla Polizia tedesca è emerso che B.G. aveva partecipato ad un furto in abitazione a Lipsia con altre tre persone e durante l’azione criminale i quattro avevano divelto una cassaforte contenente circa 85mila euro. I complici erano stati arrestati subito, mentre lui successivamente. Ora dovrà fare i conti con la giustizia tedesca.